La Polizia di Stato scende in campo per dare consigli pratici per evitare le truffe
Dritte semplici riportate sulla brochure presentata da Ilenia Romano dirigente della Polizia di Stato di Legnano che ha anche delineato il profilo dei “delinquenti” di professione
Tredici regole per contrastare le truffe. Tredici consigli ed esempio pratici per evitare di cadere in tranelli subdoli realizzati da malintenzionati per derubare i cittadini. Dritte semplici riportate sulla brochure presentata da Ilenia Romano dirigente della Polizia di Stato di Legnano che ha anche delineato il profilo dei “delinquenti” di professione, ossia i truffatori. In pratica da oggi, giovedì 30 novembre, saranno divulgati in tutta la città i volantini informativi così da poter «raggiungere tutti, perché solo attraverso la sensibilizzazione si può evitare di cadere nelle mani di questi malviventi che non solo rubano denaro ed ori, ma creano anche un grave danno psicologico alla vittima».
Il progetto nasce nel 2015 su volontà di Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) e dell’allora dirigente Francesco Anelli. Ed ora è stato rinnovato con il supporto della Reale Mutua Minesi e dell’attuale amministrazione comunale. In questo contesto i poliziotti legnanesi guidati da Romano hanno rivisitato il vademecum contro le truffe che sarà diffuso sia in versione cartacea che in file. L’obiettivo ha spiegato Romano è quello di prevenire e contrasto i «reati di truffa, in tutte le loro forme ed estrinsecazioni, a tutela di quelle fasce ritenute deboli in ragione dell’età, a cagione della quale hanno maggiore propensione ad essere raggirati». Gli opuscoli saranno distribuiti negli uffici del Commissariato, sul sito dell’ASST Ovest Milano e presso gli info point dell’Ospedale Nuovo di Legnano, presso le sede dell’URP del Comune di Legnano, dell’Associazione Auser Territoriale Comprensorio Ticino Olona, Università degli anziani UALZ.
Il vademecum contro le truffe
Nell’opuscolo sono illustrate brevemente 13 consigli per affrontare i tipici casi di truffa. Inoltre, ci sono anche alcuni suggerimenti per parenti o vicini di casa di persone anziane. Ma, come ha più volte ribadito il dirigente Romano, tutti sono potenziali vittime: «Certo gli anziani sono più fragili, in quanto spesso sono soli e non tutti hanno dimestichezza con le nuove tecnologie. Ma i truffatori riescono anche a colpire persone giovani che magari stanno vivendo un momento complesso emotivamente. Oppure cadono in raggiri per web o via sms. Quindi tutti devono fare attenzione». La prima regola cardine è quella di non aprire la porta agli sconosciuti: «Diffidate sempre e non aprite mai – afferma il dirigente -. Soprattutto ricordatevi che nessun operatore bussa alla porta con un agente in divisa. Non dovete mai frenarvi nel chiamare il 112».
Nella brochure si potranno leggere indicazioni precise sui vari campanelli d’allarme, riconosciuti i quali la vittima potrà tutelarsi ed impedire che il reato sia portato a termine, attivando prontamente le reali Forze dell’Ordine. «Si tratta di consigli semplici, come non aprire la porta agli sconosciuti anche se questi indossano le divise o dicono di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità; diffidare di richieste telefoniche di denaro per fare regali a parenti o risolvere emergenze conseguenti ad un presunto incidente; non fermarsi per strada ad ascoltare chi offre facili guadagni o chiede di poter controllare il denaro che si ha indosso; verificare con una telefonata da quale servizio sono mandati gli operai che bussano alla porta e il motivo della loro presenza».
Decalogo “in pillole”
Le truffe sono da sempre reati che destano particolare allarme sociale, sia per la capacità di procurare danni economici ingenti sia per l’attitudine a nuocere alla vittima a livello psicologico: difatti gli artifizi e raggiri messi in atto sono di tal natura da carpire alla vittima quel profondo senso di fiducia che si ripone nelle Forze dell’Ordine, negli Enti e in linea generale nel prossimo, inducendola a provarsi della disponibilità di tutti i risparmi e degli oggetti aventi valore economico e affettivo.
Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa. Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa. Nel caso in cui abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. Tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità. Non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Nessuna cassiera vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio della spesa. Quando utilizzate il bancomat siate prudenti: non prelevate se vi sentite osservati e non tenete il codice pin nel portafogli o vicino al bancomat. Evitate contatti diretti con chi vi chiede indicazioni. Diffidate di richieste telefoniche.
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