PGT a Legnano, rinviata la discussione della sua adozione, ma il clima è sempre teso
Seduta rinviata a data da destinare per il prolungarsi della riunione su precedenti argomenti. Già convocata la relativa commissione in cinque incontri per discutere 58 emendamenti presentati dalle minoranze
C’era tanta attesa per l’adozione del PGT di Legnano, ma è andata delusa. Infatti, l’argomento all’ordine del giorno nella seduta di questa sera, martedì 14 novembre, è stato rinviato a data da destinarsi. Infatti, il prolungarsi della seduta per le precedenti dichiarazioni d’apertura e l’approvazione dello studio comunale di gestione del rischio idraulico hanno fatto sì che il momento della variante generale al PGT sia arrivato soltanto attorno alle 23.30. A questo punto, il presidente del consiglio Silvestri ha sospeso la seduta e ha convocato la riunione dei capigruppo nella quale si è deciso di rinviare la discussione dell’adozione in una prossima serata, la cui data verrà stabilita nei prossimi giorni.
In ogni caso, qualcosa si è detto del PGT. Se ne sono fatti carico alcuni consiglieri dell’opposizione durante le dichiarazioni di apertura. Così di seguito Letterio Munafò, Francesco Toia, Daniela Laffusa, Franco Colombo hanno ripetuto concetti spesso richiamati dall’attualità politica locale. Ma, su tutti, gli accadimenti nell’ultima riunione della commissione consiliare, quella così carica di polemiche per la decisione, autoritaria e infantile, secondo qualche consigliere di opposizione, della presidente Borgio di forzare una votazione a dibattito non ancora concluso.
Nella presentazione dell’assessore Fedeli, del tecnico del PIM di Milano Angelo Armentano e del sindaco Radice, sono spesso rimbalzate le parole chiave del Piano (rigenerazione, flessibilità e sostenibilità) e soprattutto l’idea di “una città polo che vuole potenziare i servizi e che si allontana dall’essere satellite di Milano”.
Saranno comunque 58 gli emendamenti (47 a cura di Brumana e 11 di Francesco Toia) che dovranno essere esaminati. Già convocate anche cinque riunioni dell’apposita commissione consiliare a valle della richiesta protocollata dalle minoranze con un ordine del giorno di 80 punti.
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