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‘Ndrangheta di Rho, condannato a 10 anni il boss Gaetano Bandiera

Il procedimento nasce dalle indagini “Vico Raudo” della Squadra mobile di Milano, coordinate dalla pm della Dda Alessandra Cerreti

tribunale milano

Gaetano Bandiera, 75enne, ritenuto uno degli storici boss della locale di ‘ndrangheta di Rho, è stato condannato a 10 anni e 10 mesi nel processo con rito abbreviato a carico di oltre 40 imputati tenutosi al Tribunale di Milano. Una sentenza emessa oggi, martedì 14 novembre, dal gup di Milano Anna Magelli che ha però assolto gli imputati dall’accusa di associazione finalizzata al narcotraffico, condannando per singoli episodi di spaccio.

Il procedimento nasce dalle indagini “Vico Raudo” della Squadra mobile di Milano, coordinate dalla pm della Dda Alessandra Cerreti. In sintesi il 74enne era già stato condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso, una volta scontata la sua pena, ha nuovamente ricostituito, con la collaborazione dei membri della sua famiglia e di altri soggetti, la presenza dell’organizzazione mafiosa sul territorio. Realtà già individuata nell’ambito dell’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano nel 2010 – operazione “Infinito”.

Il figlio del 74enne, ossia Cristian Bandiera (assolto da una decina di imputazioni) è stato condannato a 16 anni e 8 mesi. Caterina Giancotti, 46 anni, che avrebbe affiancato Cristian nel comandare la cosca è stata condannata a 9 anni e 5 mesi (in continuazione con una precedente condanna a 2 anni e 10 mesi). Tra le altre condanne c’è quella di Antonio Procopio: 13 anni e 11 mesi. Poi Davide Orlando 4 mesi con l’assoluzione dall’associazione per narcotraffico. Assoluzione dal traffico di droga e dall’associazione mafiosa con una condanna a 3 anni e 2 mesi per Alessandro Furno.

Si era finto disabile per tornare a comandare a Rho, così il boss Bandiera aveva riportato la ‘ndrangheta

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Pubblicato il 14 Novembre 2023
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