Spara alla compagna e si uccide, il sindaco: «Le armi andrebbero tenute “fuori dalla portata degli adulti”»
Una «triste vicenda che ha colpito la nostra comunità con tutta la drammaticità che la cronaca sa esprimere», sottolinea il sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri
Una «triste vicenda che ha colpito la nostra comunità con tutta la drammaticità che la cronaca sa esprimere». Così il sindaco di San Giorgio su Legnano Claudio Ruggeri parla, a poche pre dai fatti, della tragedia di via dell’Acquedotto, dove un 42enne ha aperto il fuoco contro la compagna per poi rivolgere l’arma contro sé stesso e togliersi la vita. «Un gesto definitivo – aggiunge il primo cittadino – anche dovuto alla presenza di un’arma da fuoco nell’abitazione. Armi che sempre più andrebbero “tenute fuori dalla portata degli adulti”».
Spara alla compagna e si uccide: tragedia a San Giorgio su Legnano
«Una giornata come tante, a San Giorgio su Legnano, si è improvvisamente trasformata in quella che si ricorderà negli anni – sono le parole di Ruggeri -. Un brutto fatto di cronaca. Un tentato omicidio seguito dal suicidio di colui che, alla compagna, aveva appena sparato. Tutto questo ha avuto luogo in una tranquilla palazzina sangiorgese. Il pensiero va una giovane donna che lotta per la propria vita e sa che, quando starà meglio, potrà ringraziare un papà che abita sotto di lei, che non si è tirato indietro di fronte alla necessità di aiutare qualcuno. Lo ha fatto mettendo a repentaglio la propria stessa vita. Il maggiore Laghezza, comandante della Compagnia di Carabinieri di Legnano ha sottolineato che il gesto di questo papà è stato eroico».
«Gli abitanti di quella palazzina di via Acquedotto e tutti i sangiorgesi sono ancora scossi – prosegue il sindaco -. Ci vorrà ancora qualche giorno per elaborare quanto accaduto. Una riflessione, però, mi sento di farla. Abbiamo due grossi problemi: sempre più vediamo finire nel sangue relazioni basate sul possesso geloso e morboso dell’altro. E poi: quando un’arma è vicina, il suo uso diventa sempre più un’opzione possibile».
In base alle prime ricostruzioni dei fatti gli spari sarebbero stati esplosi al culmine di una lite violenta fra i due conviventi, di origine sudamericana, ospiti da qualche mese della sorella della 36enne e del marito, un cittadino italiano. L’uomo avrebbe sparato alla compagna con una pistola trovata all’interno dell’abitazione mentre lei cercava di salvarsi calandosi dal balcone dell’abitazione dei vicini dirimpettai, una coppia di anziani fortunatamente rimasti incolumi.
La donna è riuscita a trovare rifugio dal vicino al piano di sotto che l’ha letteralmente sottratta alla furia omicida del marito e ha rischiato a sua volta di essere colpito (almeno quattro i colpi sparati prima di rivolgere l’arma contro se stesso) . Una volta presa al volo la vittima l’ha portata in casa e ha chiamato i soccorsi. Poco dopo il 42enne si è sparato alla testa mentre era ancora in casa dei due anziani.
Sul posto i carabinieri della Compagnia di Legnano, chiamati a far luce sulla tragedia familiare insieme al reparto investigativo di Milano. Da chiarire, in particolare, la modalità in cui l’uomo ha reperito l’arma. Dai primi accertamenti non sono emersi episodi di violenza domestica pregressi e i due sarebbero sostanzialmente sconosciuti ai database delle forze dell’ordine.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.