Consumo di suolo, nel Legnanese in un anno quattro ettari di cemento in più
In base al report 2023 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente sul consumo di suolo, solo a Nerviano l'incremento netto è in negativo
Quattro ettari di cemento in più in un anno nel Legnanese, dove il consumo di suolo nel 2022 è arrivato ad un totale di oltre 4.090 ettari. È questa l’estrema sintesi del quadro del Legnanese che emerge dall’edizione 2023 del rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente su “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, i cui dati mettono nero su bianco che, come ormai da anni, San Giorgio su Legnano è il comune del territorio dove più ettari di terreno sono stati “coperti” in modo artificiale mentre Dairago si conferma il paese più “virtuoso” sotto questo profilo.
I dati del Legnanese parlano di numeri in rialzo persino rispetto alla media della Città Metropolitana, che si attesta su una percentuale del 31,81% di suolo consumato, superata in Italia solo da quelle registrate nelle province di Monza e Brianza (40,72%) e Napoli (34,71%) . Su 50.151 ettari di suolo consumati a Milano e hinterland (184 ettari in più solo nel 2022), 4.090,92 si trovano nel Legnanese: la “maglia nera” è San Giorgio su Legnano, dove il consumo di suolo è arrivato al 62,47% della superficie amministrativa del comune, ma superano la media provinciale anche Legnano (56,44%), Canegrate (48,09%), San Vittore Olona (46,71%), Rescaldina (44,84%), Villa Cortese (44,67%), Parabiago (42,44%), Cerro Maggiore (39,86%) e Nerviano (36,17); rimangono al di sotto della media di Palazzo Isimbardi, invece, i numeri di Busto Garolfo (29,34%) e Dairago (26,43%).
Se anziché gli ettari consumati rispetto alla superficie amministrativa si prendono in considerazione i metri quadri di cemento, o comunque di coperture artificiali, per ogni abitante, il picco si registra invece a Nerviano (283,69 mq), seguita da Busto Garolfo (271,9 mq), Cerro Maggiore (270,32 mq), Villa Cortese (256,87 mq), Rescaldina (254,37 mq), Dairago (233,29 mq), Parabiago (217,71 mq), Canegrate (202,35 mq), San Giorgio su Legnano (202,06 mq), San Vittore Olona (197,88 mq) e Legnano (166,75 mq).
Per quanto riguarda infine il consumo di suolo annuale nel 2022 le “buone notizie” arrivano Nerviano, dove l’incremento netto del consumo di suolo – valutato attraverso il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici agricole, naturali e seminaturali dovuti a interventi di recupero, demolizione, de-impermeabilizzazione, rinaturalizzazione o altro – è in negativo per 2,96 ettari, e da Villa Cortese, dove si attesta a 0. Il risultato peggiore, invece, è quello di Parabiago, dove in un anno sono stati consumati 2,09 ettari di suolo.
I dati resi noti dall’ISPRA certificano come a livello nazionale anche nel 2022 il consumo di suolo abbia continuato «a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate e crescenti»: nell’ultimo anno le nuove coperture artificiali hanno infatti riguardato altri 76,8 chilometri quadri, incremento che raggiunge i valori più elevati degli ultimi 11 anni con l’Italia che nell’ultimo anno «ha perso di 2,4 metri quadrati di suolo ogni secondo». Gli incrementi maggiori arrivano dalla Lombardia con 908 ettari in più.
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