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Una “Babele” di studenti impara l’italiano a Legnano

In tutto sono 270 gli iscritti al nuovo anno scolastico 2023/24 della scuola di Babele; 100 quelli in lista di attesa. Abbiamo visitato la scuola e incontrato i suoi studenti

Generico 23 Oct 2023

Elsa è arrivata tre anni fa da Cuba, abita a Legnano e sta studiando l’Italiano perché «è una bella lingua» e vuole farsi capire sempre meglio: «Oggi stiamo imparando il verbo essere e il presente», ci dice mostrandoci le schede sul banco. Grazie alla scuola di Babele, associazione che dal 1990 offre corsi di italiano per stranieri all’interno dell’oratorio di San Domenico, Elsa ha superato l’esame di italiano base (livello A1) e si sta preparando per ottenere l’A2. Tra i suoi compagni di classe c’è Lin, arrivata dalla Cina 7 anni fa, tornata sui banchi di scuola perché è in cerca di lavoro: «Vengo da Solbiate Olona – racconta -, la conoscenza dell’italiano è fondamentale».

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100 PERSONE IN LISTA D’ATTESA

In tutto sono 270 gli iscritti al nuovo anno scolastico 2023/24 inaugurato a inizio ottobre. «Quest’anno abbiamo aperto il 2 ottobre, grazie al lavoro dei nostri 60 volontari – spiega la responsabile, Pina Poretti, che ci ha fatto conoscere visitare la scuola -. Oltre il mercoledì mattina, siamo aperti tre sere la settimane, quasi sempre con 6 classi operative. Abbiamo anche 100 persone in lista d’attesa. I nostri spazi non sempre ci consentono di accogliere tutti: le richieste sono sempre molto numerose e siamo l’unica realtà del territorio ad offrire questo genere di servizi». Anche la storica scuola di alfabetizzazione per stranieri di Borsano, a Busto Arsizio, non ha riaperto dopo il Covid.

L’anno scorso gli iscritti erano stati 750, di cui frequentanti 620: «Non sempre gli studenti si fermano sul territorio, spesso di spostano per motivi lavorativi o familiari – precisa Poretti -; l’anno scorso in 25 hanno sostenuto il test A2 per l’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo. La maggior parte degli studenti vive in Italia da meno di 18 mesi e ha una scolarizzazione inferiore ai 5 anni, anche se non mancano diversi laureati. Molti provengono dal Bangladesh, dal Perù, dal Marocco e dall’Ucraina, le nazioni (in ordine) maggiormente rappresentate, ma abbiamo anche studenti che arrivano dal Sud America, della Tunisia e dall’Africa.

“IN TUNISIA HO UNA LAUREA IN FARMACIA”

Scuola di Babele

La scuola di Babele ha inoltre attivato un patto di collaborazione con il CPIA di Legnano per la preparazione degli studenti che devono sostenere il livello A2 e richiedere il permesso di lungo soccorso. La scuola prepara anche per il livello B1, necessario per richiedere la cittadinanza. Sabrina, arrivata dalla Tunisia nel 2020, sta studiando per sostenere quest’ultimo esame: «Mi serve soprattutto per ottenere il diploma di terza media – ci racconta -; ho una laurea in Farmacia, ottenuta nel mio Paese ma qui il titolo non è riconosciuto. Voglio andare avanti a studiare per vedere riconosciuti i miei studi e potere svolgere anche in Italia il mio lavoro». Insieme a lei c’è una donna laureata in ingegneria, in Romania, e una ostetrica. Poi c’è Lucy, in Italia da 18 anni e di origini peruviane, che sta portando a termine il percorso di studio dell’italiano perché ha un figlio ben integrato che frequenta il terzo anno di superiori e vuole presentarsi bene ai colloqui con i professori. In questa classe l’insegnante-volontaria Titti Gallazzi insegna loro a scrivere mail formali e informali: «Una scrittura creativa che stimola anche il lavoro di gruppo», ci dice.

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33 ANNI DI SCUOLA DI BABELE

In questi 33 anni la scuola di Babele ha aiutato migliaia di persone a integrarsi e trovare lavoro e la volontà è di continuare su questa strada, nonostante il notevole impegno richiesto, sia sul fronte economico (la scuola si sostiene principalmente con 5xmille e donazioni ndr): «La nostra scuola non offre soltanto corsi di italiano, completamente gratuiti, ma rappresenta da 33 anni uno spazio dove si creano relazioni. Un luogo aperto, dove non si ha paura dei pregiudizi e si sta bene insieme. Siamo felici di farne parte. Voglio ringraziare, a nome di tutta la scuola, la parrocchia di San Domenico, che da oltre 33 anni ospita la nostra associazione (la scuola compartecipa alle spese ndr), e tutti i volontari che mettono a disposizione tempo e competenze. Le porte per chi volesse venire a insegnare nelle nostre classi sono sempre aperte. Non servono titoli particolari. Abbiamo un metodo comune per insegnare la lingua “del fare” e poi ognuno ci mette del suo».

I volontari della scuola di Babele, su richiesta anche del sindaco, andranno (a partire dal 30 ottobre) anche nella sede della Croce Rossa per offrire lezioni di italiano alle donne migranti accolte di recente a Legnano e provenienti da Paesi africani. «Per ragioni di logistica – conclude Poretti -, in questa prima fase, saremo noi ad andare da loro, ma appena sarà possibile le inviteremo a venire a scuola insieme a tutti gli altri studenti».

Valeria Arini – Gaia Carluccio

Redazione
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Pubblicato il 26 Ottobre 2023
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