Con l’espressione case passive si fa riferimento a edifici progettati in modo tale da essere particolarmente efficienti da un punto di vista energetico. Da un punto di vista quantitativo, un edificio ben progettato può arrivare a far risparmiare circa il 90% di energia, mantenendo le medesime prestazioni. Una casa passiva (Passivhaus nella originale dicitura tedesca) è quindi un edificio ad altissima efficienza energetica. Un edificio passivo si basa sulla sinergia di tre elementi:

• coibentazione delle pareti (operazione con la quale si isola termicamente un edificio al fine di evitare gli scambi di calore con l’esterno);
• impianti di ventilazione controllata (che consentono la corretta circolazione d’aria senza perdite di calore o di fresco a seconda delle stagioni);
• infissi termici (elementi costruiti in materiale che garantiscono un notevole isolamento termico).

È di quest’ultimo aspetto che tratteremo di seguito, rifacendoci alle nuove proposte del mercato, come ad esempio quelle di Deceuninck, azienda leader nel settore della produzione di profili in PVC e sistemi per l’edilizia che ha sempre posto grande attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. In particolare, tratteremo delle soluzioni in PVC di ultima generazione illustrandone vantaggi e limiti.

Casa passiva: le soluzioni in PVC

Il PVC (cloruro di polivinile) è un materiale ideale quando si prende in considerazione la costruzione di una casa passiva, ovvero di un’abitazione ad alta sostenibilità ambientale. Infatti si tratta di un materiale che ha le seguenti caratteristiche:

• ha spiccate qualità termoacustiche: garantisce un ottimo isolamento termico, caratteristica fondamentale affinché nell’abitazione sia mantenuta una temperatura ideale sia nelle calde e afose giornate estive, sia nelle fredde e umide giornate invernale; ciò consente di risparmiare energia elettrica e gas con notevole riduzione dell’impatto ambientale;
• è un materiale resistente all’acqua e all’umidità: questa caratteristica lo rende un materiale ideale per gli infissi esterni di un’abitazione, in particolar modo se si tratta di una casa passiva;
• è un materiale durevole: gli infissi sono elementi che devono durare moltissimi anni; il PVC è in grado di resistere molto bene alle intemperie e a vari eventi atmosferici senza subire significativi danni;
• Richiede una manutenzione limitata e si può pulire facilmente: questa caratteristica è importante sia che si parli di case passive che di case tradizionali.

Per quanto riguarda i limiti, quello principale è che il PVC tradizionale, pur essendo un materiale resistente, può deformarsi a causa di forti escursioni termiche o in caso di carichi pesanti; è per questo motivo che generalmente negli infissi in PVC vengono inseriti rinforzi metallici, che, però, li appesantiscono e non migliorano le loro caratteristiche termoisolanti dal momento che i metalli sono forti conduttori di calore.

Negli infissi di PVC di nuova generazione i rinforzi metallici sono a volte sostituiti da un nuovo materiale, la ThermoFibra, che si caratterizza per essere più leggera (circa il 10%), più isolante sia dal punto di vista termico che acustico e anche riciclabile al 100%, un aspetto non di poco conto nell’ottica della sostenibilità ambientale. Hanno inoltre un eccellente rapporto tra rigidità e prestazione termica. Da sottolineare infine il fatto che gli infissi progettati con PVC unito a ThermoFibra lasciano trasparire una maggiore quantità di luce; questo perché la battuta dell’anta vanta uno spessore molto ridotto.

In sostanza, la scelta di infissi termici in PVC e ThermoFibra è sicuramente da prendere in serie considerazione qualora si abbia intenzione di progettare una casa passiva.