Grande partecipazione di pubblico all’inaugurazione, sabato 7 ottobre, delle sezioni espositive a Palazzo Leone da Perego della mostra  “Nel nome di Francesco”. Sono intervenute più di 200 persone per ammirare l’esposizione dedicata all’uomo del Medioevo, che ha lasciato in eredità il suo messaggio «semplice ma intenso, non divisivo, che sa andare al cuore di tutti». «Un messaggio che parte dalla Regola di vita – spiegano gli organizzatori -, che si sublima nel Cantico delle Creature, che spazia dall’inno alla bellezza del Creato, per arrivare alla gratitudine per il dono della terra, alla grazia del lavoro, ai fondamenti per una “economia fraterna”». Il Cantico delle Creature, letto con intensità interpretativa da Luciano Mastellari, ha aperto la cerimonia inaugurale, diffondendo un tocco di emozione.

In apertura il sindaco Lorenzo Radice ha rivolto il suo saluto e espresso il suo apprezzamento nel poter ospitare a Legnano un evento che offre tante sfaccettature interpretative. A seguire l’intervento del l’assessore alla cultura, Guido Bragato e quello di Ornella Ferrario, che ha illustrato il percorso espositivo, dopo aver ringraziato coloro che hanno accolto, incoraggiato e sostenuto il progetto, permettendone la realizzazione: i partner organizzativi, le collaborazioni con il Museo dei Cappuccini, prestatore dell’opera cinquecentesca esposta per l’intero mese di ottobre, con Treccani , che per la prima volta espone alcuni gioielli editoriali, tra cui la preziosa copia del Libro d’ore con le preghiere a San francecso di Anna Colonna e l’opera dell’artista Colombari realizzata nel 2023, con Carlo Mari, le cui fotografie sono esposte in una sala dedicata alla bellezza del Creato, alla magia dei colori, delle forme , delle geometrie della natura.

Il ringraziamento è stato rivolto anche a chi ha reso possibile la realizzazione, cioè ai numerosi sponsor, dando rilievo alle persone che hanno mostrato sensibilità e interesse al progetto, molti dei quali ex studenti liceali, ma non solo, anche esponenti delle istituzioni e del territorio. Tra essi anche BCC, Banca di Credito Coperativo di Busto Garolfo, nata a fine ‘800, grazie a religiosi del territorio, con l’ intento di contrastare l’usura e sostenere il lavoro agricolo: principi in tema con i contributi dati dai francescani all’evoluzione dell’economia.

Dopo il tradizionale taglio del nastro, un folto pubblico ha seguito Pietro Bonzi e Ornella Ferrario, curatori dell’evento, in un percorso guidato alle varie sale espositive.

A Leone da Perego e in Famiglia Legnanese la vita e il pensiero di San Francesco