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Dal Museo Cozzi a Villa Verganti Veronesi: i beni aperti per le Giornate del Fai d’autunno nell’Alto Milanese

Sabato 14 e domenica 15 verranno aperti al pubblico dalla Delegazione Ovest Milano cinque beni a Inveruno, Legnano, Noviglio, Robecco sul Naviglio e Nosate

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la 12° edizione, le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Il prossimo fine settimana, verranno aperti al pubblico dalla Delegazione Ovest Milano cinque beni nei comuni di Inveruno, Legnano, Noviglio, Robecco sul Naviglio e Nosate.

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Fai ovest Milano 4 di 5

VILLA VERGANTI VERONESI A INVERUNO
Viale Lombardia 33
Apertura: sabato 14 e domenica 15 dalle 10 alle 18 con ultima visita alle 17

Immersa nel suo splendido parco, Villa Verganti Veronesi è una dimora storica risalente al XX Secolo. Gioiello lombardo dalle splendide forme architettoniche, la villa è circondata da un armonioso e vasto parco con essenze arboree secolari e presenta gli aspetti tipici della casa signorile, con stanze arredate con mobili d’epoca, pavimenti in legno e cotto, poltroncine e specchiere.

La visita alla villa, solitamente non aperta al pubblico, sarà l’occasione per avvicinarci in punta di piedi al mondo intimo e familiare del professor Umberto Veronesi che qui soggiornava durante le visite alla madre. Vedremo la sua camera da letto, il suo studio, i suoi libri lasciati lì dove sono sempre stati, percorreremo stanze dove piatti e tazzine sono ancora al loro posto nelle vetrinette, ammireremo quadri alle pareti collezionati nel tempo. Infine, daremo uno sguardo allo splendido parco con giardino italiano che si apre alle spalle della Villa come un’oasi di tranquillità.

Visite a cura dei volontari della Delegazione.

MUSEO FRATELLI COZZI A LEGNANO
Via Pietro Toselli 43
Apertura: sabato 14 dalle 10 alle 17 con ultima visita alle 16 e domenica 15 dalle 10 alle 18 con ultima visita alle 17

La collezione nasce dalla passione per il marchio Alfa Romeo del fondatore Pietro Cozzi e conta più di sessanta berline, coupé e spider, compresi due esemplari unici al mondo.

Il Museo Cozzi è stato inaugurato nel 2015, in occasione del sessantesimo anniversario dell’azienda. Gli architetti Gabriele e Oscar Buratti hanno realizzato un progetto dal grande impatto visivo ed emotivo, giocato soprattutto sull’alternanza cromatica dei tre colori che caratterizzano le aree espositive: il bianco, il rosso e il nero.

Le automobili esposte rappresentano un patrimonio importante per la storia dell’automobile italiana, ne raccontano l’evoluzione dal punto di vista tecnologico e del design, e costituiscono un contributo fondamentale per la conoscenza della storia di uno dei marchi più gloriosi dell’industria italiana, fondato a Milano nel primo decennio del Novecento.

Sabato 14 ottobre all’apertura seguirà un evento speciale dedicato esclusivamente ai soci FAI: un momento musicale con gli allievi della Scuola di musica Niccolò Paganini di Legnano e una degustazione di vini a cura dell’Enoteca Longo e dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino.

Visite a cura degli apprendisti ciceroni dell’Istituto Dell’Acqua di Legnano (corso Turismo).

KARTELL MUSEO A NOVIGLIO
Via delle Industrie 3
Apertura: sabato 14 e domenica 15 dalle ore 10 alle 18 con ultima visita alle 17

Il Museo Kartell è parte dello stabilimento aziendale che fu disegnato da Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella nel 1967 e fu fondato nel 1999 da Claudio Luti, attuale presidente e proprietario di Kartell, per proteggere e diffondere il ricco patrimonio materiale e immateriale dell’azienda.

Solitamente visitabile solo su appuntamento, in queste giornate il museo apre le sue porte per una visita alla scoperta del mondo Kartell, dalla rivoluzionaria entrata dei materiali plastici nelle nostre case, alla prima sedia al mondo in plastica per bambini, all’impegno nella ricerca di nuovi materiali e nuove tecnologie sempre più sostenibili. Oggetti che sono diventati d’uso quotidiano, ma che sono anche entrati nei musei di arti decorative e design di tutto il mondo.

Visite a cura degli apprendisti ciceroni del liceo Rebora di Rho.

VILLA GAIA GANDINI A ROBECCO SUL NAVIGLIO
Via Giacomo Matteotti 26
Apertura: solo domenica 15 dalle 10 alle 18 con ultima visita alle 17

Villa Gaia Gandini sorge su quelle che erano probabilmente le fortificazioni dell’antico castello di Robecco sul Naviglio, borgo ricco di storia circondato da campagne e nobilitato da splendide ville. Proprio qui la cultura delle ville di delizia ha prodotto gli esiti più raffinati ed interessanti, divenendo tratto caratteristico fin dal XV secolo. Villa Gaia Gandini è uno degli esempi più significativi dell’uso di riadattare gli edifici utilizzando complesse stratificazioni storiche, che vanno dall’architettura quattrocentesca fino a quella neoclassica.

La giornata ci offrirà l’opportunità di visitare questa villa, solitamente non aperta al pubblico, immergendoci in un percorso che dal giardino all’italiana, impreziosito da statue, busti, vasi originali del Settecento e da due eleganti imbarcaderi, condurrà alla cappella della Beata Vergine Immacolata in stile neoclassico, al cortile principale affrescato con un ricco repertorio di grottesche, unico nel suo genere, sino agli ambienti del piano terra della villa.

Al termine delle visite, alle 18, ci sarà un evento speciale dedicato esclusivamente ai soci FAI con uno spettacolo di danze ottocentesche a cura dell’associazione culturale “Società di Danza Milanese”. Secondo la tradizione, la villa venne denominata “Villa Gaia” per le feste che vi si tenevano al suo interno e l’evento speciale verterà proprio su tale tematica.

Visite a cura degli apprendisti ciceroni dell’Istituto Einaudi di Magenta.

CHIESA DI SANTA MARIA IN BINDA A NOSATE
Via Santa Maria in Binda 24
Apertura: sabato 14 e domenica 15 dalle 10 alle 18 con ultima visita alle 17

Il comune di Nosate ha origini in epoca preistorica (IX-IV sec. a.C.) e la sua storia è proseguita quasi ininterrottamente dall’età longobarda sino ai giorni nostri. Fiore all’occhiello è la Chiesa di Santa Maria in Binda, nota nei documenti a partire dal XIII secolo, ma la cui fondazione risale all’VII-VIII secolo. L’edificio sorge isolato rispetto al paese e il toponimo “binda”, di derivazione longobarda, significa “striscia di terra”, in riferimento allo spazio lungo il Ticino ove la stessa sorge, esteso da Nosate a Somma Lombardo.

Durante le Giornate FAI ripercorreremo, anche con l’ausilio di rappresentazioni fotografiche, la sua storia e la sua importante testimonianza sociale e documentativa del legame arte e fede. Di particolare interesse è infatti l’apparato pittorico: al suo interno si conservano numerose pitture di epoche diverse fatte realizzare con funzione di ex voto. Fra queste immagini votive vi è il ciclo di affreschi mariani che si sviluppa su entrambe le pareti interne, i riquadri raffiguranti episodi miracolosi e la “danza macabra”. Oltre a Nosate, ci sono pochi altri esempi di danze macabre; si tratta di un soggetto in voga tra XIII e XV secolo riferito alla peste nera che colpì l’Europa. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico di Milano, i visitatori potranno vedere in foto i reperti di età longobarda rinvenuti durante gli scavi condotti accanto alla Chiesa a inizio Novecento.

Visite a cura degli apprendisti ciceroni dell’Istituto omnicomprensivo Europeo di Arconate.

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Pubblicato il 11 Ottobre 2023
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