La colonia elioterapica di Legnano, gioiello del razionalismo finito su Casabella oggi abbandonato
Costruita su progetto dello studio BBPR tra il 1937 e il 1938, la colonia elioterapica di Legnano poteva ospitare in origine fino a 400 bambini
Esempio ancora oggi considerato tra i più rappresentativi dell’architettura razionalista italiana, l’ex colonia elioterapica fu costruita nel punto più alto della città di Legnano, sulla collina del bosco dei Ronchi, tra il 1937 e il 1938. Il progetto porta la firma dello studio BBPR degli architetti Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgioioso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers, progettisti, tra le altre opere, della Torre Velasca di Milano.
Alla sua realizzazione lavorarono anche alcuni imprenditori della città, come Carlo Jucker, direttore del Cotonificio Cantoni, e Rodolfo Bernocchi, titolare dell’omonima azienda tessile. A consegnare i fondi raccolti dalla sottoscrizione popolare organizzata per la ex colonia elioterapica ad una rappresentanza di industriali del Legnanese fu Benito Mussolini stesso. Per l’edificazione furono scelti alcuni terreni occupati negli anni precedenti dalla Società Automobili e Motori, casa automobilistica attiva a Legnano negli anni ’20. All’inaugurazione, partecipò il segretario generale del Partito Nazionale Fascista Achille Starace.
Il complesso, formato da diversi fabbricati collegati tra loro con conformazioni strettamente legate alle funzioni, contava quattro diversi spazi: l’edificio principale, il capanno nel prato per la siesta, il padiglione circolare con i servizi e gli impianti all’aperto, ovvero aula, campi elioterapici e prato alberato. Della ex colonia elioterapica faceva parte anche un gruppo scultoreo di Luciano Fontana, poi andato perso.
Negli anni ’50 la colonia, inattiva dal 1942, fu convertita in centro di riabilitazione per le vittime di infortuni sul lavoro. In quell’occasione fu anche diviso in tre parti l’open-space occupato originariamente dal refettorio in una sala lettura, una palestra e una piscina. Cessata anche l’attività come centro di recupero, l’edificio ha perso ogni uso. Il centro, attivo fino ai primi anni ’80, fu il primo inaugurato in Italia e al taglio del nastro presenziò l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Lì accanto fu costruita anche una chiesetta consacrata dall’arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini nel 1961.
Ad oggi del complesso originale, nato come alternativa cittadina alle colonie marittime per curare il rachitismo e contrastare le patologie respiratorie infantili allora dilaganti e per questo improntato alla massima permeabilità ai raggi solari, “sopravvivono” solo refettorio e solarium. Gli uffici della direzione delle colonie e gli spogliatoi per i bambini sono stati infatti abbattuti, e oggi al loro posto c’è il centro psico-sociale.
Originariamente la colonia elioterapica di Legnano poteva ospitare fino a 400 bambini. Il progetto dell’edificio ebbe un grande, tanto da essere menzionato da diverse riviste specializzate, tra cui Casabella.
Ora l’obiettivo del Comune è quello di acquisire lo stabile abbandonato e di recuperarlo per la comunità.
Legnano vuole acquisire l’ex colonia elioterapica progettata dallo studio BBPR
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