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Biringhello a Rho: la Regione realizza vasche contro gli allagamenti

Progetto da 8,8 milioni illustrato ai cittadini della frazione insieme con AIPO

progetto delle vasche anti alluvioni previste a Biringhello

Regione Lombardia e AIPO hanno illustrato a Villa Burba la sera del 21 settembre il progetto delle vasche anti alluvioni previste a Biringhello, a tutela sia della frazione sia del centro di Rho, per evitare esondazioni del Bozzente in caso di piogge intense. Accolti dal sindaco Andrea Orlandi e dall’assessore all’Urbanistica Edoardo Marini, i relatori hanno illustrato gli studi del 2004 e del 2022 in base ai quali si evidenzia la necessità delle opere previste, a completamento delle vasche già attive create 4 anni fa a Nerviano.

Il progetto

Regione mette in campo 8,8 milioni di euro. Obiettivo è partire con i lavori, che dureranno 730 giorni, entro il 2024. Si sta attivando un dialogo con i proprietari dei terreni coinvolti nell’operazione per garantire continuità alle coltivazioni e concordare indennizzi in caso di riempimento delle vasche in occasione di eventi atmosferici straordinari, che sono sempre più frequenti, come dimostra quanto accaduto in città venerdì 22 settembre. Un primo bacino sarà di 50mila metri quadrati, il secondo di 40mila metri quadrati. Il progetto prevede anche la pulizia del canale scolmatore e dell’alveo del Bozzente.

Edoardo Marini ha ricordato come la pianura milanese «debba la sua ricchezza a un continuo lavoro di regimentazione e controllo secolare delle acque. Alla metà del secolo scorso ce ne siamo dimenticati, poi ci siamo svegliati in modo brusco perché i cambiamenti climatici hanno complicato la nostra vita. Rho, consapevole dei problemi causati da Bozzente e Lura, ha sempre prestato grande attenzione ai suoi corsi d’acqua».

L’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi ha ribadito l’importanza della prevenzione: «Solo in luglio e agosto i danni in Lombardia per esondazioni sono stati pari a 1,6 miliardi di euro. Biringhello ha subito pesanti danni a causa del Bozzente nel 2010 e nel 2014, occorre proteggere la frazione e, a valle, il centro urbano di Rho dove il torrente è tombinato. La nostra preoccupazione riguarda il coinvolgimento dei cittadini e delle attività agricole interessate: non vogliamo rendere la vita difficile a nessuno».

Roberto Ceretti, direttore vicario dell’assessorato regionale a Territorio e Sistemi Verdi, ha precisato che «L’Autorità di bacino del fiume Po, organo statale, pianifica con Regione gli interventi e sul Bozzente si sono finanziate opere per 40 milioni”. Il suo collega Andrea Piccin ha chiarito: “Il piano di assetto idrogeologico del 2001 ha rilevato un rischio elevato da Nerviano a Rho e nel 2004 l’Autorità di bacino ha definito interventi mirati a mitigare il rischio. Il quadro di Rho oggi, nonostante la vasca nata a Nerviano, con una capacità pari a 900mila metri cubi d’acqua, risulta comunque critico».

Marco La Veglia, responsabile unico del progetto per AIPO, riguardo la necessità di «individuare zone in cui far avvenire gli allagamenti in maniera controllata” ha ribadito che “le aree interessate rimarranno verdi e agricole. La presa dello scolmatore sarà rifatta e allargata a sei metri, si pulirà il canale dai detriti per ampliare la sua capacità. Le vasche si riempiranno, quindi, solo in caso di eventi di notevole portata».

Di fronte alle perplessità dei proprietari dei terreni, l’assessore regionale Comazzi ha ricordato i benefici delle vasche: «Sono necessarie perché l’impianto di Nerviano, costato 10 milioni di euro, non intercetta afflussi superiori alla capacità del sistema Bozzente verso l’Olona, che arrivano qui da Lainate e da altre aree e che sono causa di danni e situazioni di pericolo».

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Pubblicato il 25 Settembre 2023
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