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Ancora scontro a Rescaldina sul futuro della materna Don Arioli: “Perché il centrosinistra vuole smantellarla?”

Strali dal centrodestra contro la richiesta dell'amministrazione di un canone di affitto da 15mila euro annui alla scuola materna Don Arioli

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La prima campanella dell’anno è suonata, ma a Rescaldina rimane ancora da sciogliere il nodo legato alla scuola dell’infanzia paritaria Don Arioli, già finita negli ultimi anni a più riprese sul ring: prima nel 2017, quando alla scadenza della convenzione con il comune c’era stata una netta spaccatura tra la direzione dell’istituto e Piazza Chiesa rispetto al possibile trasferimento in via Baita, e poi la scorsa estate, quando alle soglie della nuova scadenza del documento centrodestra e centrosinistra si erano nuovamente ritrovati su posizioni diametralmente.

La polemica era già esplosa in estate, e si è riaccesa sul piano di diritto allo studio, prossimo ad essere discusso in consiglio comunale. Se infatti nel suo complesso il documento non dispiace al centrodestra, che apprezza «il lavoro di progettazione fatto dal personale docente» e promuove l’avvio della collaborazione con l’associazione Mondo Charge come «tema particolarmente qualificante l’intera offerta formativa», per il gruppo di opposizione rimane la “spada di Damocle” del futuro della paritaria.

Nel mirino del centrodestra la richiesta da parte di Piazza Chiesa «di un canone annuo, un tempo simbolico, oggi decuplicato» per l’occupazione della sede di via Rusconi: richiesta che per il gruppo di opposizione rappresenta «un’imposizione arbitraria e unilaterale imposizione di costi così elevati significherebbe inevitabilmente sancire la fine della sua stessa esistenza».

«L’indubbia qualità dell’insegnamento – sottolinea la capogruppo Mariangela Franchi -, confermata anche dai dati oggettivi delle iscrizioni – che, nonostante la cronica contrazione delle nascite, non hanno subito flessioni -, l’innegabile valore di una realtà tanto radicata nel territorio, apprezzata e ricercata, sicuramente anche per i valori cristiani che la ispirano, ma che comunque è sempre stata al servizio di tutti e ha sempre accolto tutti, impone una domanda: perché l’amministrazione di centrosinistra targata Vivere Rescaldina vuole smantellare la scuola materna Don Antonio Arioli di Rescalda?».

«Il Centrodestra Unito per Rescaldina – prosegue Franchi – ha sempre sostenuto, e continuerà a farlo, il valore rappresentato dalla presenza sul nostro territorio di una scuola paritaria capace di offrire alla cittadinanza un servizio educativo di eccellenza, ispirato a valori che promuovono la crescita libera ed umanamente completa dei bambini, oltre  che, in una logica di sussidiarietà, utile a tutta la collettività. Siamo certi di esprimere la volontà di tante famiglie e tanti Rescaldinesi di salvaguardare questa realtà di eccellenza e riteniamo un preciso dovere delle istituzioni sostenerla e supportarla con convinzione, come hanno saputo egregiamente fare le generazioni che ci hanno preceduto».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Settembre 2023
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