Mario Perron, dalla palestra alla tavolozza del pittore, così disegna il futuro dell’ex Green Club
Fondatore del Green Club di Castellanza, oggi passato ad un'altra società, Perron continuerà a divulgare il progetto “Tekkmill Program”, ma si impegnerà ulteriormente nell'arte in cui da 50 anni è considerato uno dei cultori del Ponderatismo
L’ex Green Club di Castellanza cambia denominazione in T.Academy20. Un cambio dopo 36 anni di storia con la direzione di Mario Perron, fondatore del centro, che oggi passa la mano alla nuova società che gestirà la rinnovata struttura, nella quale figura il figlio Niccolò.
«Avrò molto più tempo e spazio a disposizione, per divulgare e seguire il format da me ideato nel 2011 – spiega Perron -. “Tekkmill Program” che mi occuperà sia nella progettazione che nella formazione su tutto il territorio Italiano. Un programma di Group Walking indoor musicale con Treadmill meccanico annesso sempre in fase di sviluppo. È una promessa che ho fatto a tutto il movimento nazionale, aumentare il numero dei centri affiliati, ( TCU) trasmettere nuove linee guida ai numerosi “Italian Trekkmill Instructor”». (mail: info@trekkmill.com)
Ma Perron avrà anche più tempo per un’altra passione che caratterizza la sua vita lontano dalla palestra: l’arte. Infatti, fin dal 1972, espone in Italia e all’estero, ricevendo attestati di benemerenza e riconoscenze.
«Lo spirito libero, ancora ci permette di continuare a vivere, nonostante il degrado, il cambiamento climatico, l’assenza ormai totale di principi. Trasversale e trascendentale, atavico come l’immenso, il passaggio diviene centralità nel capitolo dell’essere. Ponderatismo è anche New Pop Art. La ricerca di nuove strade finalizzate alla comunicazione, corredata dalla vivacità delle cromie, fanno dei lavori dell’arte di Perron lampi di luce propria, cromatismi che non passano inosservati ma colpiscono in maniera violenta le corde dell’io». Così Sergio Allegrini, all’epoca past president del Panathlon International e riconosciuto 0pinionista d’arte, recensiva l’opera “Reunion”, un lavoro digitale, di cui alcuni esempi si possono trovare al Cafe Portico di Legnano, dove gli incontri con Giuseppe Cagnetta sono occasioni per simpatici amarcord.
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