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Fontana al convegno di Liuc e Rotary sull’Unione Europea: “Meno burocrazia e più ascolto dei corpi intermedi”

A meno di un anno dalle elezioni europee il governatore lombardo ha espresso molte delle sue perplessità sul rapporto tra le istituzioni europee e le realtà locali: "Sulla direttiva aria ci hanno ascoltato dopo anni. Così non va"

attilio fontana liuc

Le elezioni europee si avvicinano e la Liuc accende un faro sul tema accogliendo all’interno del suo auditorium un incontro dedicato ai corpi intermedi e al loro ruolo all’interno dell’Unione Europea come organismi che favoriscono il processo di integrazione, organizzato dal Rotary 2042 con un focus proprio sul ruolo dell’organizzazione. Numeroso il pubblico che ha riempito tutti i posti disponibili, tra loro molti rotaiani.

Il convegno ha visto tra gli ospiti principali il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, il professor Alberto Malatesta, ordinario di diritto internazionale alla Liuc e Michel Cooners, rappresentante del Rotary International a Bruxelles. Se Malatesta ha dato un quadro giuridico e normativo che rileva l’importanza dei corpi intermedi nella nostra Costituzione e nel Trattato dell’Unione Europea, Cooners ha spiegato come un’organizzazione civile come la sua si interfaccia con i vari organi istituzionali europei, Fontana ha invece dato un quadro politico delle difficoltà che le regioni e le associazioni hanno nel farsi ascoltare dal parlamento europeo e dalla commissione.

Il professor Malatesta si è focalizzato sul quadro giuridico:«I contributi dei civili sul tema sono sempre molto importanti. Il Rotary è a tutti gli effetti un corpo intermedio che tutte le democrazie evolute riconoscono. Lo fa la nostra costituzione e lo fa l’Unione Europea. Certamente i meccanismi decisionali europei sono complessi ma prevedono l’ascolto dei corpi intermedi».

Per Fontana l’importanza delle associazioni è fondamentale: «Sono contento di essere qui sia perchè sono membro del Rotary , sia perchè quello dell’ascolto dei corpi intermedi è uno dei temi più di attualità in quanto non sono convinto che questo ascolto ci sia. Nel 2017 ci fu un referendum per ridurre il peso dei corpi intermedi. Per me sono fondamentali per aiutare a far funzionare la cosa pubblica. In Lombardia quasi 58 mila organizzazioni con quasi 200 mila dipendenti e svolgono servizi in tutti campi del vivere civile. Ricordiamo il loro impegno nel periodo del covid, ad esempio.

Il governatore ha sottolineato il ruolo che hanno avuto nelle scelte della sua giunta: «Abbiamo tavoli aperti con le associazioni in Regione. Abbiamo la volontà di ascoltare tutti e siamo promotori della sinergia pubblico-privato che per noi è fondamentale. La legge riforma della riforma della sanità (che Fontana ricorda essere stata possibile coi fondi europei, ndr) ha istituzionalizzato le associazioni di pazienti e le associazioni di volontariato».

Parlando del ruolo in Europa ha citato la sede di Regione Lombardia a Bruxelles «che è lì proprio per avere un rapporto più diretto con le realtà dell’Unione Europea. È obbligo dell’Europa di ascoltare le associazioni ma è solo sulla carta. Trovo estremamente difficile farsi ascoltare da un’organizzazione centralista a e superburocratizzata» – è il primo giudizio politico.

E continua: «Sulla direttiva aria ci stanno ascoltando ora, dopo anni di richieste di modifica, perché ci sono anche altri Stati che si sono messi di traverso tra i quali l’Olanda stessa che ha molta più importanza dell’Italia, grazie ad un commissario che finalmente non vedremo mai più nella commissione europea».

A seguire c’è stato lo speech di Michel Coomans, rappresentante Rotary International in UE: «Parlo come rappresentante del Rotary e non come membro degli organismi europei. L’obiettivo del mio ruolo è costruire relazioni tra Rotary e Ue. Nella costruzione dei vari organismi Ue c’è parità di ascolto tra i paesi e tra società civile e organi decisionali. Le priorità del Rotary sono in gran parte comprese negli obiettivi dell’Ue 2019-2024».

Coomans ammette che non sempre le cose sono lineari e che esistono i problemi inaspettati come la guerra in Ucraina e la pandemia, temi che si sommano alle sfide aperte come quella climatica o della perdita della leadership nella digitalizzazione e il conseguente problema della protezione dei dati personali».

Coomans ricorda che si avvicinano le elezioni europee e sarà un momento importante: «Se l’Europa crolla saranno grossi problemi. Senza l’UE tante delle crisi che abbiamo vissuto non le avremmo superate facilmente. C’è il tema dell’ingresso di nuovi importanti Paesi per aumentare la nostra influenza. In tutto questo Rotary deve promuovere i veri valori, criticare quando serve e svolgere un ruolo positivo perché l’integrazione europea prosegua».

Il convegno si è poi chiuso con l’esperienza di Nicole Napoli, studentessa Liuc che ha partecipato al programma Europa più vicina che vede in campo Liuc, Regione Lombardia con la sede di Bruxelles e Rotary in qualità di finanziatore, una collaborazione che ha portato una giovane ad avvicinarsi alle istituzioni europee, a capirne il funzionamento e a creare un tassello di futuro per un continente alla continua ricerca di una via che porti ad un’integrazione europea giusta e democratica.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Settembre 2023
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