Una vita spesa per Legnano: chi era Pietro Cozzi
Negli anni Pietro Cozzi ha dato tantissimo alla città in tutte le sue espressioni, dall'imprenditoria al sociale, dall'associazionismo al Palio
Il giorno dopo la scomparsa di Pietro Cozzi e della moglie Marisa Agliati in un tragico incidente stradale sulla A26, Legnano fa i conti con la perdita di uno dei suoi figli più illustri, che negli anni ha saputo dare tantissimo alla città in tutte le sue espressioni, dall’imprenditoria al sociale, passando per l’associazionismo, lo sport e il Palio.
Nato in città il 1° luglio 1935, Pietro Cozzi si era diplomato all’Istituto tecnico Dell’Acqua per poi iniziare subito la sua attività lavorativa nel settore auto con la collaborazione dei fratelli e la guida del papà Giuseppe. Nel 1955, a soli 19 anni, insieme al fratello ha inaugurato il Garage Castello a Legnano, che dai quattro dipendenti iniziali è poi cresciuto fino a trasformarsi nella Fratelli Cozzi, concessionaria Alfa Romeo per trenta comuni dell’hinterland con una nuova sede in viale Toselli su un’area da 20mila metri quadri. Dieci anni dopo, insieme ai fratelli e con la consulenza del papà, fonderà anche Autocastello, concessionaria Renault per Legnano e zona.
Oltre che per la sua attività imprenditoriale, Cozzi a Legnano era noto anche per il suo impegno nel sociale e nel mondo dell’associazionismo. Nel 1956, a soli 21 anni, è stato insignito della carica di capitano della contrada Sant’Erasmo: tuttora è il capitano più giovane nella storia del Palio di Legnano. Negli anni farà poi parte anche del Collegio dei Capitani e delle Contrade, prima come consigliere e poi come presidente del comitato finanziario dell’allora Sagra del Carroccio.
Dal 1971 al 1979 è stato presidente della Famiglia Legnanese, che sotto il suo impulso ha raggiunto il traguardo dei 300 soci: durante la sua presidenza fu anche ristrutturata e adeguata all’uso la sede di Villa Jucker e furono editi i volumi “Legnano e la battaglia” e “Immagini della vecchia Legnano”. Quest’ultimo, peraltro, nel 1976 fu anche consegnato da Cozzi, insieme ad una delegazione della Famiglia Legnanese, al sindaco e don Giacomo Martinelli a Papa Paolo VI e al Presidente della Repubblica Giovanni Leone. In occasione dell’800° anniversario della battaglia di Legnano, inoltre, Cozzi è stato tra i promotori del “Comitato dell’ottavo centenario”, ente organizzatore di diverse manifestazioni rievocative che si conclusero con il dono alla città delle porte in bronzo per la Basilica di S .Magno, opera artistica dello scultore Franco Dotti.
Dirigente per sei anni dell’Associazione Calcio Legnano, nel 1976 con un gruppo di amici fonda poi il Rotary “Ticino” Busto Arsizio – Gallarate – Legnano, sedendo poi nel consiglio direttivo per 14 anni e diventandone presidente nel 1989/1990. Nel 1991 viene insignito della Paul Harris Fellow, massimo riconoscimento dei Rotary Club; nel 2007, per la sua attività imprenditoriale nei 50 anni di vita della F.lli Cozzi s.p.a. oltre che per benemerenze nei confronti del club, riceverà la seconda Paul Harris Yellow, mentre la terza arriverà nel 2019.
Cofondatore della Fondazione Famiglia Legnanese nel 1983, ne è stato per anni consigliere e membro del direttivo, fino ad essere nominato presidente della fondazione e dell’Immobiliare Famiglia Legnanese nel 2019, carica che ha ricoperto fino a pochi mesi fa. Pietro Cozzi è stato inoltre tra i fondatori della delegazione di Legnano della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e, nel 2006, della Fondazione Comunitaria Ticino Olona. Dal 2008 al 2014 è stato anche membro della giunta di Confindustria Alto Milanese – Legnano.
Nel 1976 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica e nel 1991 di quella di Commendatore della Repubblica. Nel 1994, inoltre, gli è stata conferita la Tessera d’Oro, massima onorificenza che la Famiglia Legnanese attribuisce per particolari meriti professionali, sociali e culturali. Sempre per i «particolari meriti» nella sua attività imprenditoriale, nel sociale e nei confronti della città nel 1996 gli è stato conferito l’attestato di cittadino benemerito: nel 2010 Palazzo Malinverni gli assegnerà anche il premio “Legnano che produce”.
Nel 2015, insieme ai figli, inaugura il Museo Fratelli Cozzi, che ospita tutta la produzione della Casa del Biscione dal 1950 al 2015 tra cui due auto uniche al mondo, e un archivio dotato di documenti di sessantacinque anni di grafica e trofei. Sposato dal 1963 con Maria Luisa Agliati e padre di due figli, Roberto ed Elisabetta, Cozzi ha perso la vita martedì 5 settembre in un tragico incidente d’auto, insieme all’amata consorte.
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