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PGT a Legnano: “Favorire i negozi di vicinato non equivale a bloccare l’invasione dei centri commerciali”

Franco Brumana (Movimento dei cittadini) contesta le argomentazioni del sindaco Lorenzo Radice: "Le sue affermazioni possono essere smentite dai documenti accessibili a ogni cittadino"

Legnano dall'alto

Franco Bumana alimenta di nuovo l’analisi del PGT di Legnano che, di recente, ha visto un intervento del sindaco Lorenzo Radice, soprattutto in tema di aree destinate a centri commerciali, negando la presunta invasione di centri commerciali sul territorio legnanese.

Pgt, il sindaco Radice: “Nessuna invasione di centri commerciali, favoriamo i negozi di vicinato”

Brumana interviene con controdeduzioni sulle singole aree trattate, manifestando perplessità sulle affermazioni del sindaco Radice. Secondo il consigliere comunale “sono menzogne senza preoccuparsi di essere clamorosamente smentito dai documenti accessibili a ogni cittadino”.

Tutte argomentazioni, quelle del primo cittadino legnanese, “che nulla hanno a che vedere con l’invasione dei centri commerciali che aumenterà a dismisura la concorrenza per i piccoli negozi”, la convinzione di Brumana, ma non solo, considerato che altre forze di minoranza consiliare hanno già manifestato l’intenzione di intervenire pubblicamente sulla delicata questione.

La proposta del nuovo PGT prevede un’invasione di ulteriori centri commerciali, che avranno una superficie complessiva di oltre 80 mila metri quadri.
Il sindaco Radice ha impiegato sei giorni per replicare all’allarme , che avevo lanciato elencando uno per uno i nuovi centri commerciali e la loro individuale superficie.
Purtroppo lo ha fatto elencando una serie di menzogne senza preoccuparsi di essere clamorosamente smentito dai documenti accessibili a ogni cittadino.
Esordisce affermando che dove e’ stato possibile sono state ridotte le aree commerciali , mentre in realtà avrebbe potuto farlo ovunque.
Poi si vanta degli interventi riduttivi, incominciando dall’enorme insediamento commerciale di via Liguria, previsto dall’ ambito di trasformazione n. 4. e sostiene che “ da 20 mila mq di commerciale siamo scesi a 17.500 “.
Basta però consultare l’attuale PGT per verificare che la medesima area e’ disciplinata dagli ambiti di trasformazione n. 2 e 3 e che nell’ambito 2 sono previste grandi strutture commerciali solo nel limite massimo di 7.500 mq , mentre nel n. 3 sono possibili solo piccoli negozi di vicinato.
Quindi anziché una riduzione il nuovo PGT consentirà un aumento di ben 10.000 mq.
Il sindaco poi tratta dell’ambito di trasformazione n. 3 , di via Menotti , nel quale e’ avvenuta effettivamente una riduzione , che però e’ di soli 1.000 mq e che e’ ridicola perche si tratta di un terreno del patrimonio comunale , intestato a una società controllata al 100% dal comune.
Sarebbe stato doveroso che questo terreno venisse destinato a verde pubblico o a servizi per il quartiere Mazzafame e che si rinunciasse all’operazione meramente speculativa di dotarlo di volumetria commerciale per venderlo ai privati.
Il nostro sindaco poi afferma che una riduzione della superficie commerciale sarebbe stata prevista anche per l’area ex Crespi dove verrà insediato un centro commerciale di 5.000 mq , mentre ora , come risulta dal vigente PGT , questo terreno può essere interessato dal commerciale solo per complessivi 2.500 mq .
Radice dichiara che per la ex Pensotti : “ abbiamo detto di no a una variante sostanziale , che avrebbe incrementato il commerciale“.
Invece la sua giunta ha bocciato la richiesta della proprietaria dell’area che avrebbe ridotto la superficie commerciale da 10.000 a 5.000 mq.
Radice riferisce che ha dato via libera a un supermercato in viale Cadorna perché in quella zona non sarebbero presenti attività commerciali.
Finge di dimenticarsi che a pochi metri e proprio al di là della strada sorgerà un grande centro commerciale , sembra della Tigros , che disporrà dei parcheggi e dell’accesso in viale Cadorna .
Il sindaco conclude il suo intervento, affermando che i negozi di vicinato possono comunque sorgere dovunque in città.
Questa argomentazione però nulla ha a che vedere con l’invasione dei centri commerciali che aumenterà a dismisura la concorrenza per i piccoli negozi.
Franco Brumana 

Redazione
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Pubblicato il 28 Agosto 2023
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