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Gloria, da Moncenisio a Trieste in bicicletta per raccontare il Nord Italia e le sindromi di Ehlers Danlos

Una 31enne di Cantalupo percorrerà i 900 chilometri della ciclovia AIDA raccogliendo fondi per AISED, onlus che supporta le persone affette da sindromi di Ehlers Danlos

Gloria, da Moncenisio a Trieste in bicicletta per raccontare il Nord Italia e le sindromi di Ehlers Danlos

Da Moncenisio a Trieste in bicicletta per raccontare le meraviglie del Nord Italia sulle due ruote e soprattutto e raccogliere fondi per AISED, onlus che supporta le persone affette da sindromi di Ehlers Danlos e disordini dello spettro ipermobile. Partirà sabato 12 agosto il viaggio di Gloria Pizzo, disegnatrice tessile 31enne di Cantalupo cui da qualche anno è stata diagnosticata proprio una sindrome di Ehlers Danlos, pronta a salire in sella per fare la sua parte per far conoscere tanto il percorso quanto una patologia tuttora sconosciuta ai più.

Quello delle sindromi di Ehlers Danlos è un nome sotto cui vengono raggruppate diverse malattie ereditarie dovute a un difetto nella produzione del collagene, componente essenziale del tessuto connettivo: attualmente se ne conoscono tredici tipi, classificati a seconda delle specificità sintomatiche e del difetto molecolare coinvolto. In pochi sanno effettivamente di cosa si tratta, ma come spesso succede per le malattie rare anche in questo caso quello giocato dall’associazione di riferimento è un ruolo fondamentale per indirizzare chi ne soffre verso il percorso da seguire per l'”accoglienza quotidiana” della malattia.

“Accoglienza” che Gloria Pizzo intende raccontare giorno dopo giorno, mentre durante il suo viaggio farà i conti con le difficoltà che la patologia porta con sé. E lungo il suo percorso, che è pronta a raccontare sui social, la 31enne spera anche di poter raccogliere fondi per l’associazione, fissando idealmente la quota di 250 euro, ovvero il costo medio delle visite mediche cui deve sottoporsi chi soffre di queste patologie. Ma pedalando la cantalupese nell’arco di una decina di giorni vuole raccontare anche la ciclovia AIDA – Alta Italia da Attraversare, che con i suoi 900 chilometri va dalla Francia all’Istria toccando Torino, Novara, Milano, Brescia, Verona, Padova, Treviso, Pordenone e Udine fino ad arrivare al Molo Audace di Trieste.

«Vengo dal mondo della corsa, ho sempre fatto attività sportiva – anche perché con la mia patologia serve molto – e ho una passione per la bicicletta – ci racconta Gloria Pizzo -. L’idea del viaggio lungo il percorso AIDA è nata per far conoscere un percorso che attraversa tutte le principali città del Nord Italia in un Paese dove sotto il profilo delle ciclabili c’è ancora da migliorare. E siccome durante il viaggio mi scontrerò con i diversi problemi causati dalla mia patologia ho deciso di cogliere l’occasione per cercare di dare riconoscimento ad AISED: quello delle malattie rare è un discorso poco affrontato e queste associazioni sono un grande aiuto quando non si sa a chi rivolgersi con il sostegno e l’ascolto che offrono».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Agosto 2023
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