Vivian, il vigile del fuoco di Legnano attuale preparatore fisico della Nazionale di Spada
Dal 2015il vigile del fuoco di Legnano segue gli azzurri saliti sul podio delle Olimpiadi di Rio, di Tokyo ed in questi giorni anche su quello dei Mondiali. In vista ci sono le Olimpiadi di Parigi. La sua storia parte della piscina di viale Gorizia
Un sogno rincorso per anni e poi raggiunto con la Federazione Italiana Scherma, partecipare alle Olimpiadi. Un obiettivo raggiunto dopo anni di studio sulla respirazione e l’allenamento della muscolatura che permette al corpo di inspirare ed espirare. Una passione per il vigile del fuoco di Legnano, Andrea Vivian, diventata oggi un lavoro a tempo pieno. Il legnanese, infatti, dopo aver seguito il famoso apneista italiano Gianluca Genoni, è l’attuale preparatore fisico della Nazionale assoluta di Spada.
Dal 2015, il vigile del fuoco sta seguendo gli atleti azzurri saliti sul podio delle Olimpiadi di Rio, poi di Tokyo ed anche su quello del Mondiale 2023. Un pass, quest’ultimo che consentirà alla squadra di patecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024. E lì, dietro alle quinte, a lavorare duramente con i campioni, c’è sempre stato il legnanese Vivian.
Il sogno di Vivian diventa realtà
La sua storia parte dalla piscina di viale Gorizia di Legnano. In quella vasca Andrea si allenava come tanti altri giovani. «Da bambino vedevo le immagini in bianco e nero dei giochi Olimpici del 1972 ed ero estasiato. Erano le Olimpiadi di Mark Spitz e dei suoi 7 ori in altrettante gare. Da lì ho alimentato un sogno: quello di partecipare alle Olimpiadi, ma il nuoto proprio non era il mio sport. Ho quindi capito che non l’avrei mai fatto come atleta». Vivian è poi diventato un vigile del fuoco: «Per 12 anni ho lavorato nel distaccamento di Legnano. Nel contempo ho conseguito due lauree magistrali: una scienze motorie e l’altra in biologia nutrizionale. Mi sono focalizzato sulla respirazione ed ho così scritto un libro “Allenamento respiratorio”: un lavoro premiato dal Coni. In seguito ho preso anche un master in Socio Psicologia Sportiva all’Università Cattolica di Milano».
Nel contempo Andrea ha fatto la carriera da vigile del fuoco. Un percorso che lo ha portato al Provinciale di Milano dove improvvisamente si è aperto il mondo della scherma: «Nel 2009, attraverso un concorso interno, sono diventato ufficiale. Così sono entrato nel direttivo Vigili del Fuoco di Milano. Il caso volle che la maggior parte della squadra maschile assoluta di spada venne ad allenarsi regolarmente nella caserma milanese. Dove prestavo servizio. Un amico vigile del fuoco, nonché dottore in Scienze Motorie, Michele Irace, mi ha spinto a provare ancora una volta ad avvicinarmi ad una federazione. Quel tentativo non è fallito come tanti altri in precedenza. Andrea Candiani, ultimo CT a vincere la medaglia d’oro nella spada maschile a squadre (Sydney 2000) mi diede una chance che aspettavo dal 1972. Mi sono così messo a lavorare con gli atleti della nazionale italiana per le Olimpiadi di Rio 2016». Ed Ora? «Posso dire che sogni si realizzano. Sono vice dirigente del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ma dal 2015 sono distaccato, in quanto lavoro a tempo pieno come preparatore fisico della Nazionale assoluta di spada della Federazione Italiana Scherma».
Olimpiadi di Parigi 2024
Viviani, parteciperà per la seconda volta alle Olimpiadi. «La mia prima partecipazione è stata a Tokyo 2020, durante la pandemia. Adesso, c’è Parigi!». Nel corso degli ultimi mondiali di scherma, tenutesi a Milano, gli atleti italiani del settore spada hanno vinto ben 5 medaglie, bottino mai raggiunto nella spada nella storia della scherma azzurra. Il vero capolavoro è stato quello della squadra maschile (Cimini, Di Veroli, Santarelli e Vismara) che, dopo aver superato nelle fasi eliminatorie Brasile, Egitto, Repubblica Ceca e Venezuela, ha sconfitto i campioni del mondo in carica della Francia, col punteggio di 45 a 32. Questa vittoria ha consentito di riportare, dopo ben 30 anni, il titolo iridato in Italia. Un risultato importante per Vivian: «È una soddisfazione sotto ogni profilo. Ciò significa che il lavoro portato avanti con questi campioni ha un valore in campo. Non ci fermeremo qui. A settembre si riprenderanno gli allenamenti con gli azzurri per completare l’iter di qualifica olimpica e per raggiungere Parigi 2024 al meglio delle nostre possibilità»
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.