Ancora “cicatrici” sui parchi del Legnanese per l’emergenza maltempo ad una settimana dal nubifragio
Resta chiuso il Parco Castello. Necessaria la massima attenzione anche per chi visita il Parco Alto Milanese, il Parco del Roccolo e il Parco dei Mughetti
Ad una settimana dal doppio nubifragio che ha messo in ginocchio il Legnanese, i parchi del territorio portano ancora le cicatrici di un’emergenza senza precedenti, tra chiusure e alberi sradicati, con i nuclei di Protezione Civile in molti casi stanno ancora monitorando la situazione.
A partire dal Parco Castello di Legnano, chiuso con ordinanza lunedì 24 luglio dal sindaco Lorenzo Radice ma preso d’assalto nella giornata di domenica 30 come in una qualsiasi domenica d’estate, mentre il cancello divelto dal maltempo, impotente, rimaneva a guardare. Il polmone verde, pur nell’indifferenza dei tanti che lo hanno frequentato regolarmente nel fine settimana, rimane infatti chiuso per ragioni di sicurezza, con il perimetro che dopo il nubifragio si è presentato purtroppo costellato di alberi crollati a terra.
Gli avvisi per la chiusura del Parco Castello
Va meglio al Parco Alto Milanese, dove l’area più colpita è quella delle querce rosse nella pineta all’ingresso di Castellanza, tuttora delimitata e inaccessibile così come rimangono chiuse la stanza nel bosco ,il percorso vita Pojeco e una porzione di bosco lungo il sentiero principale, che è però di proprietà privata. Nonostante le limitazioni, il parco è regolarmente aperto al pubblico, “costellato” però di segnaletica che invita chi fa tappa nell’area verde ad evitare l’ingresso in caso di situazioni climatiche avverse. Proprio oggi, lunedì 31 luglio, la Protezione Civile di Legnano ha effettuato un nuovo sopralluogo nell’area, dove gli alberi letteralmente sradicati dal vento in alcuni casi hanno innescato una sorta di “effetto domino” viste le distanze ravvicinate. Al lavoro anche un agronomo forestale, che sta portando avanti il monitoraggio iniziato prima dell’emergenza meteo per individuare i tagli da effettuare e pianificare le ripiantumazioni.
Destino analogo per il Parco del Roccolo, che fin dal giorno successivo ai nubifragi ha sconsigliato l’accesso non potendo garantire le necessarie condizioni di sicurezza durante le verifiche del caso. In molti casi, peraltro, sono intervenute anche le ordinanze adottate dai singoli comuni sul cui territorio si estende l’area verde: Busto Garolfo, Canegrate e Parabiago, ad esempio hanno vietato l’accesso ai parchi nei rispettivi comuni. Sconsigliata anche la percorrenza dei percorsi principali della rete escursionistica del Parco dei Mughetti, dove «permane il rischio di cadute rami o schianto di alberi»: l’area è accessibile, ma il consiglio è quello di mantenersi nelle aree agricole con minore copertura arborea. Off limits anche alcuni tratti delle banchine del Canale Villoresi per permettere gli interventi necessari all’eliminazione dei «pericoli per la pubblica incolumità derivanti dalla caduta o possibile caduta di alberi».
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