Da 170 aspiranti infermieri iscritti ad aprile al concorso di assunzione emesso dall’Asst Ovest Milanesi, solo una sessantina si è presentata per fare l’esame (scritto e orale) ed è entrata in graduatoria. Un numero che appare ai sindacati Nursind «del tutto insufficiente. Tanto più che questo dato non è reale: di questi 60, una buona parte si perderà, perchè vengono chiamati con una proposta di reparto: sono lasciati senza alcuna possibilità di scelta».

A lasciare perplessi i sindacalisti è «constatare che più della metà degli iscritti al bando non si è presentata». E ancor più preoccupazione destano i numerosi pensionamenti e le richieste di maternità che si prospettano all’orizzonte: «la situazione scatenerà una vera emergenza infermieristica». I tempi sono brevi: «Non potremo resistere ancora tanto a lungo con quest’assetto – affermano i rappresentanti sindacali Nursind -. Se non verranno rafforzate le fila degli infermieri l’Asst si troverà ad dover affrontare le stesse gravi problematiche della vicina Asst Valle Olona. Noi speriamo non accada. Vogliamo continuare ad essere una realtà che resiste».

Un altro problema: mancano almeno 15 coordinamenti e 8 incarichi di funzione: «Figure di riferimento – precisano i sindacalisti – che dovranno essere individuate al più presto. Servono quindi nuovi concorsi interni per affidare questi ruoli che attualmente mancano in almeno una decina di reparti tra Legnano, Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso». A fronte di ciò la domanda per Nursind è perentoria: «L’azienda cosa intende fare per preservare il corpo infermieristico? Perchè non si attuano migliorie di contratto o incentivi? La figura dell’infermiere non è assolutamente marginale, anzi tutt’altro».