La Lega di Rho critica il posizionamento di nuove colonnine elettriche
Andrea Pellegrini, responsabile di sezione per le tematiche ambientali, attacca: "Non funzionano e tolgono parcheggi per le altre vetture"
Dopo alcune segnalazioni dei cittadini, la Lega di Rho denuncia l’inopportunità di aver sottratto ai cittadini dei posteggi in attesa dell’allacciamento alla rete di distribuzione per veicoli elettrici.
«Nella città di Rho sono già presenti diversi posteggi con colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici funzionanti – esordisce Andrea Pellegrini, responsabile di sezione per le tematiche ambientali – ma altrettante non sono ancora allacciate alla rete e quindi non sono utilizzabili da parte dei proprietari interessati. Per citarne alcune, un paio si trovano in Corso Europa all’altezza dell’incrocio con via Dante Alighieri e via San Michele del Carso, sono di Be Charge, altre sono in via Capuana. Purtroppo, l’attivazione della fornitura elettrica alle nuove colonnine di ricarica – spiega Pellegrini – in teoria richiede dai sei ai dodici mesi. L’elettrico rappresenta uno dei tanti futuri per la mobilità priva di fossili ma la burocrazia crea un grosso collo di bottiglia al processo di transizione. Nel mentre – incalza Pellegrini – numerosi posteggi rimangono inutilizzabili per i veicoli termici. Pensiamo al disagio che può creare in una zona ad alta densità come lungo Corso Europa, dove si trovano il Teatro Civico e una sede dell’ambulatorio diagnostico Synlab, tutto a ridosso del centro cittadino. Ben venga che il Comune di Rho favorisca l’installazione delle colonnine di ricarica in spazi pubblici ma serve una pianificazione più attenta e razionale – dichiara Pellegrini – per questo è importante tenere in considerazione le esigenze di posteggio del circondario in relazione alle lente procedure autorizzative. Come Lega – conclude Pellegrini – attraverso i consiglieri comunali Christian Colombo e Stefano Giussani porteranno all’attenzione del Sindaco e dell’Assessore competente questa paradossale vicenda, presentando un’interrogazione scritta. I posteggi in città già sono pochi, non riteniamo strategico imporre un divieto di sosta di mesi e mesi su aree di ricarica elettriche non ancora funzionanti!».
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