Buoni welfare metalmeccanici 2023: così sorridono operai e aziende
Con il nuovo accordo sul welfare per il rinnovo CCNL dei metalmeccanici, che ha una durata triennale (dal 2021 fino al 30 giugno 2024) sono state introdotte importanti novità che fanno sorridere gli operai, ma anche le stesse aziende
Nel 2016 il welfare contrattuale per i metalmeccanici è stato il primo tra i CCNL a prendere in considerazione un intervento in ambito welfare. Con il nuovo accordo sul welfare per il rinnovo CCNL dei metalmeccanici, che ha una durata triennale (dal 2021 fino al 30 giugno 2024) sono state introdotte importanti novità che fanno sorridere gli operai, ma anche le stesse aziende.
Tra gli strumenti più apprezzati ci sono i buoni welfare metalmeccanici, che spettano a tutti i collaboratori assunti entro il 1° giugno di ogni anno, o comunque assunti entro il 31 dicembre dell’anno.
Gli operai, per poter accedere a questi benefit, devono aver sottoscritto una particolare tipologia di contratto, che deve essere a tempo indeterminato, compreso l’apprendistato.
In alternativa possono avere un contratto a tempo determinato, con il quale devono però aver maturato almeno 3 anni di anzianità di servizio nell’anno in corso, anche non consecutivi.
Infine tra i beneficiari rientrano anche i dipendenti somministrati in possesso dei requisiti richiesti.
Nell’apposito articolo di approfondimento sul welfare aziendale per metalmeccanici è possibile raccogliere informazioni più dettagliate sugli operai che hanno diritto ai benefit previsti dal contratto e sugli accordi relativi ad altre categorie e agenzie.
Per il 2023 è previsto un plafond individuale per ogni dipendente di 258,23 euro di buoni welfare, ai quali si aggiungono altri 200 euro di buoni benzina.
Il limite di esenzione può essere esteso fino ad un massimo di 3.000 euro per i dipendenti che hanno figli a carico.
L’offerta di benefit riservata ai collaboratori è molto ampia e variegata e consente ad ognuno di loro di scegliere il bene o il servizio che meglio si adatta alle loro necessità, aumentando il loro potere d’acquisto e raggiungendo un perfetto work-life balance, cioè l’equilibrio tra vita privata e vita professionale.
Tra gli strumenti più apprezzati ci sono i buoni acquisto, grazie ai quali i dipendenti possono spendere la cifra erogata dove e come desiderano in negozi fisici oppure online, scegliendo tra quelli convenzionati.
Altrettanto apprezzati sono i buoni carburante, utilissimi per chi deve percorrere molti chilometri per raggiungere il posto di lavoro e tornare poi a casa.
Questi sono i cosiddetti fringe benefit, ai quali si affiancano i flexible benefit che comprendono il rimborso per le spese relative al trasporto pubblico, all’istruzione, all’assistenza familiare o per i voucher per la fruizione di servizi per il tempo libero o la formazione.
Tali strumenti migliorano il clima all’interno di fabbriche e aziende e gli stessi operai, sentendosi realmente apprezzati e potendo godere di una qualità della vita più che soddisfacente, sono più produttivi e hanno un impatto positivo per la società.
Le stesse aziende ne traggono beneficio, poiché grazie al clima sereno e stimolante creato sul posto di lavoro con il welfare aziendale vedono notevolmente aumentare la loro produttività, riducendo contemporaneamente il tasso di assenteismo e di turn over.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.