Recupero ex Pensotti a Legnano, l’assessore: “Aperti al dialogo con l’operatore”
Il leader del Movimento dei Cittadini è tornato a sollecitare l'amministrazione comunale sull'urgenza del recupero dell'area. Fedeli: "Il problema non riguarda le volumetrie ma l'utilità pubblica del progetto"
«Le porte del Comune sono sempre aperte. Se l’operatore volesse presentare una proposta differente, siamo sempre disponibili al dialogo». La questione, su cui sembra essere sempre più urgente una discussione, è il recupero della ex Pensotti nell’Oltrestazione a Legnano. A Parlare, in sede di commissione consiliare la sera del 10 luglio, è l’assessore all’urbanistica, Lorena Fedeli, interrogata sull’argomento dal consigliere comunale Franco Brumana. A seguito di una intervista rilasciata al quotidiano La Prealpina dall’operatore, nella quale lo stesso spiega le ragioni della variante urbanistica al piano attuativo, presentata ma bocciata dall’amministrazione comunale, il leader del Movimento dei Cittadini è tornato a sollecitare l’amministrazione comunale, da lui accusata di immobilismo, sull’urgenza del recupero dell’area.
«Quella è una zona degradata che necessita un intervento e una bonifica», ha insistito il consigliere sottolineando a più riprese la positività della consistente riduzione delle volumetrie edificabili (di un terzo ndr) presentata dal privato rispetto a quanto previsto nel piano attuativo iniziale. «Anche l’area commerciale verrebbe ridotta della metà – ha ricordato Brumana – capisco che questa amministrazione sia a favore della “cementificazione”, ma non si può lasciare tutto nell’immobilismo».
Dalla sua l’assessore ha ribadito che la questione non riguarda le volumetrie edificabili ma l’utilità pubblica: «Nella nuova proposta è stata eliminata la torre a uffici ma sono stati proposti due supermercati, seppur di più piccole dimensioni rispetto a quello previsto inizialmente – ha replicato Fedeli . Lungo l’asse del Sabotino la valenza commerciale resta comunque indiscussa. Il problema non riguarda le volumetrie ma l’utilità pubblica del progetto, a partire dalla viabilità. Come amministrazione abbiamo evidenziato la necessità di riallineare l’uscita di via San Bernardino a quella di via Parma: la rotonda che c’era nel piano iniziale non c’è nella variante. La sicurezza viabilistica non viene garantita. Il piano iniziale prevedeva inoltre un grande parco pubblico mentre quello nuovo non lo prevede più, e questo è un minus per la città. Detto questo restiamo aperti al dialogo e all’incontro con l’operatore se volesse presentare un progetto diverso».
Anche i consiglieri comunali Letterio Munafò e Francesco Toia hanno invitato l’amministrazione a sollecitare un incontro con l’operatore.
L’appuntamento è per questa sera, 11 luglio, in consiglio comunale. Qui l’ordine del giorno.
Di seguito il post del consigliere Brumana.
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