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IL CONSIGLIO COMUNALE, UNA RIUNIONE DI "COMPARSE"

29 Novembre 2010


Egr. Direttore,
approfitto della Sua solita disponibilità per commentare brevemente quanto comunicato da Salvatore Forte, Segretario cittadino del PD circa il ruolo del Consiglio Comunale.

E’ purtroppo ormai tristemente noto che, con l’attuale normativa, il ruolo del Consiglio e dei Consiglieri Comunali sia stato pressoché completamente Svuotato del suo valore e del suo significato. L’unica possibilità affinchè queste Istituzioni si rialzino è demandata allo spessore ed alla coscienza dei singoli Consiglieri, dei membri di Giunta, del Sindaco.

I Consiglieri (di maggioranza e di opposizione), infatti, potrebbero (anzi, dovrebbero!) rispolverare e rinvigorire la propria coscienza critica, la propria testa pensante, i propri valori, le proprie convinzioni: ed esprimerle, in modo chiaro ed orgoglioso, anche a discapito dei deprimenti ordini di scuderia. Dovrebbero ricordarsi, in ogni minuto, di essere prima di tutto UOMINI e DONNE, che stanno in Consiglio per svolgere una nobile funzione istituzionale.

I membri della Giunta, dovrebbero attivarsi per dare ai singoli Consiglieri ogni informazione, preventiva e capillare, sia sui singoli provvedimenti, sia sull’indirizzo che al loro mandato intendono attribuire.

Il Sindaco dovrebbe pretendere un profondo e continuo confronto con tutti i Consiglieri, e prima ancora, con i membri della Giunta che si è scelto: per andare oltre gli schieramenti di coalizione, per andare oltre le proprie pretese di avere ragione “a prescindere”.

Ho sempre pensato che chiunque legittimamente arrivi a ricoprire incarichi istituzionali, debba essere capace di decidere: ma solo dopo aver mostrato ed imposto l’estremo rigore dell’ascolto.

E’ vero caro Forte, il Consiglio Comunale sta diventando (in generale, non solo a Legnano), una riunione di comparse, pronte a pigiare un bottone, troppo spesso non comprendendo nemmeno fino in fondo ciò per il quale ha manifestato il proprio assenso o diniego: e tutto ciò è estremamente triste!
 
La speranza, però, c’è ancora: e dipende dagli uomini, da coloro che si trovano dentro questa avventura. Solo loro possono ribellarsi al ruolo di comparsa che questo brutto copione gli ha assegnato: e ridiventare attori autenticamente principali, appassionati ed orgogliosi di servire e rappresentare i cittadini nel nome di quei valori e di quelle convinzioni con i quali si vive la propria vita ed il proprio ruolo nella società. Io spero ancora che ciò sia possibile. A cominciare da Legnano. Ma la strada, viste le abitudini dei nostri amministratori, è davvero lunga, in salita e faticosa.

Avv. Gianfranco Tripodi 

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