Amga e Neutalia muovono i primi passi verso il collegamento delle attuali reti di teleriscaldamento con il termovalorizzatore di Borsano. È stato pubblicato in questi giorni sull’albo pretorio del Comune di Busto Arsizio, infatti, l’avviso pubblico di avvio del procedimento di esproprio delle particelle catastali dei vari terreni che verranno attraversati dal nuovo collegamento che permetterà di fornire energia termica alle utenze già collegate al teleriscaldamento di Legnano tramite le turbine dell’impianto di Borsano.

Il progetto, finanziato con fondi Pnrr, prevede di collegare le due reti di teleriscaldamento (quella di Amga a Legnano e quella di Agesp a Busto Arsizio) attualmente alimentate da centrali a metano al sito gestito da Neutalia che smaltisce i rifiuti di Busto Arsizio, Legnano e altri comuni del circondario. Il costo preventivato della procedura di esproprio è di poco meno di 17 mila euro. I lavori consisteranno nella posa di grossi tubi sotterranei che percorreranno tutto il tratto di territorio (in gran parte agricolo o boschivo) che divide Legnano da via per Arconate.

Il Dipartimento Energia del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha inserito il progetto, che vede coinvolte Legnano e Busto Arsizio, fra quelli finanziabili: ad Amga sono stati assegnati fondi per quasi 5,2 milioni di euro; ad Agesp 10.240.633 euro e a Neutalia 177.123. In totale, gli enti insieme hanno ricevuto 15.605.546 euro.

L’investimento è mirato a sviluppare l’impianto di teleriscaldamento, oggetto di continui guasti, sfruttando il calore prodotto dall’inceneritore. Consentirà di risparmiare il 33% di Co2 emessa, il 36% nel consumo di gas metano, di ottenere il 40% in più di calore preso dal termovalorizzatore, e di risparmiare 1,3 milioni di euro annui, grazie alla diminuzione del consumo di gas e dei certificati neri.

Tredici anni dopo diventa realtà l’idea di collegare il teleriscaldamento di Busto Arsizio con il termovalorizzatore