Un chiesa di San Domenico particolarmente affollata, “segno di vicinanza e amicizia profonde“, e carica di un cordoglio, “discreto e composto”, quasi a rispecchiare la sua identità, oggi, sabato 17 giugno, ha portato l’ultimo saluto cristiano a Carlo Salmoiraghi, titolare conosciuto e apprezzato dell’omonima attività di sevizi funebri di Legnano.

Carlo, ha ricordato il parroco don Marco Lodovici lascia il ricordo di “una persona disponibile, generosa, fine e discreta. Sapeva bene come gestire i momenti dell’addio a una persona, del dolore per la scomparsa di un famigliare. Lo faceva con discrezione e delicatezza”.

Pensieri che hanno trovato esatta corrispondenza, al termine della celebrazione, nei messaggi dell’associazione carabinieri, di un famigliare Piero e della sorella Michela.

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Ho avuto la fortuna di conoscere papà Angelo tra gli anni ’70 e ’80 quando frequentava la redazione della Prealpina, consegnando i testi dei necrologi da pubblicare sul giornale. Per una serie di circostanze legate all’ambito privato, ho apprezzato quanto fosse profonda la sua generosità. La sua scomparsa mi lasciò addolorato nella stessa misura in cui oggi ho partecipato alla messa funebre di Carlo. In questi anni, la sua collaborazione, che ricordo discreta anche con il nostro giornale, è stata esemplare. Nei saluti finali è stato detto che “Carlo sapeva rendere meno doloroso l’addio di un caro con il suo lavoro svolto in maniera semplice e delicato”. Controfirmo in maniera convinta.
marco tajé