È questione di giorni ormai per la pubblicazione della procedura aperta per l’affidamento dell’appalto relativo alla gestione della piscina di Legnano, soluzione “ponte” individuata dall’amministrazione comunale per evitare che l’impianto natatorio di viale Gorizia rimanga chiuso in attesa della ristrutturazione e della successiva gestione con la formula del partenariato pubblico – privato.

Intanto, con una delibera approvata nella prima metà di maggio e pubblicata in questi giorni sull’albo pretorio, la giunta di Legnano ha approvato le linee di indirizzo per il progetto a base di gara. Si parla di un appalto di 24 mesi che peserà sul bilancio comunale complessivamente per 1.176.950 euro: la base di gara è stata infatti fissata a 950mila euro, cifra cui vanno aggiunto poco meno di 18mila di euro di incentivi per le funzioni tecniche e 209mila euro di IVA.

La data ipotizzata da Palazzo Malinverni per l’avvio dell’appalto, che verrà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, è quella di venerdì 1 settembre: data che però «potrà eventualmente essere anticipata in relazione alla riconsegna dell’immobile da parte dell’attuale soggetto gestore». Il comune, peraltro, si è riservato anche la possibilità di “ripetere” l’appalto prima della scadenza del contratto.

Mentre prende forma, un tassello alla volta, il futuro della struttura, rimangono ancora nel limbo gli 11 dipendenti di Amga Sport, attuale gestore delle piscine di Legnano e Parabiago: nei mesi scorsi, infatti, ha ufficialmente preso il via l’iter per la messa in liquidazione della società dopo anni di bilanci in rosso. Per tutelarli, come previsto dagli elementi da inserire nel disciplinare di gara approvati dall’amministrazione comunale di Legnano, è stato inserito tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica l’«impegno all’assorbimento del personale attualmente impiegato sul servizio dal gestore attuale», per cui viene richiesta l’indicazione di un monte ore medio settimanale.