Più di 100 dipendenti, 3mila ore di tirocini e liste d’attesa raddoppiate nel 2022 per la Fondazione Sant’Erasmo
Dopo l'approvazione del bilancio sociale da parte del consiglio di amministrazione, la Fondazione Sant'Erasmo "racconta" il suo 2022
Più di 100 dipendenti – 111 alla RSA e 5 alla RSA aperta – e altre 45 figure professionali che a vario titolo fanno parte dell’organico. Sedici tirocini curricolari – 15 per operatori socio-sanitari e uno per assistente sociale, oltre agli otto avviati nel 2021 e conclusi lo scorso anno – per un totale di oltre 3mila ore. Un tasso di occupazione del 96% per i 125 posti letto disponibili, 16 dei quali per malati di Alzheimer e 45 persone in lista d’attesa al 31 dicembre 2022. Sono questi i numeri del bilancio sociale della Fondazione Sant’Erasmo, approvato nell’ultimo consiglio di amministrazione.
«L’anno 2022 è stato un anno di grandi cambiamenti – sottolinea nella nota introduttiva al bilancio sociale il presidente della fondazione, Alberto Fedeli, ringraziando gli ospiti della struttura e i loro familiari che danno un contributo «necessario e indispensabile per riuscire a non dimenticare mai che la salute e il benessere delle persone costituisce la priorità assoluta del nostro lavoro» – . Le novità hanno riguardato numerosi ambiti. A livello istituzionale la fondazione si è trasformata in ente del Terzo Settore: è cambiato lo statuto e si è insediato un nuovo consiglio di amministrazione. A livello operativo sono state introdotte numerose innovazioni a partire dalla nomina di un nuovo direttore sanitario. L’organizzazione dei servizi è stata ridefinita puntando a incrementare ancora di più la qualità e l’efficacia dei servizi. La ridefinizione dei compiti e delle funzioni è stata attuata grazie soprattutto all’impegno dei dipendenti, dei collaboratori e dei volontari. Li ringraziamo tutti per la disponibilità e la dedizione che hanno sempre riservato alla nostra fondazione».
Per la fondazione, come per molte altre – se non per tutte – le strutture del settore, il 2022, dopo due anni difficoltosi e caratterizzati dalla pandemia, ha peraltro presentato nuovi ostacoli da superare: la crisi economica e fiscale, i costi energetici, l’inflazione galoppante hanno influito pesantemente sui conti economici e l’incremento dei contributi da Regione Lombardia è stato insufficiente per far fronte ai rincari delle materie prime, dei costi delle forniture e degli incrementi contrattuali, costringendo a rivedere le rette per mantenere i servizi al livello più alto. «L’anno in corso è – e sarà – un anno di nuove sfide e progetti – sottolineano dalla Fondazione Sant’Erasmo -, tutti pensati con un solo punto di arrivo: aumentare la qualità dei servizi e fare in modo che i nostri ospiti possano riconoscere in chi lavora alla Sant’Erasmo non solo la professionalità, ma anche l’affetto che tutto il personale sa dare».
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