“Sono sopravvissuta alle fucilate dei fascisti”: intervista alla staffetta legnanese Carmela Russo
Nata a Milano, si è trasferita nella Città del Carroccio per amore ed è poi rimasta per costruire la sua numerosa famiglia. Ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale ed è stata protagonista nella lotta partigiana
Nell’anniversario della lotta partigiana alla Cascina di Mazzafame, vi proponiamo l’intervista alla legnanese Carmela Russo in Levati. È stata protagonista della Resistenza e nel luglio 2023 copirà 100 anni.
Compie 100 anni quest’anno la legnanese Maria Carmela Russo in Levati. Nata a Milano, si è trasferita nella Città del Carroccio per amore ed è poi rimasta per costruire la sua numerosa famiglia. Ha vissuto la seconda guerra mondiale ed è stata protagonista nella Resistenza.
Pur essendo cresciuta in una famiglia fascista – il fratello era arruolato nell’esercito – Carmela, grande camminatrice, ha aiutato i partigiani ad orientarsi sulle montagne accompagnandoli come staffetta. Quando è scoppiata la guerra si trovava a Varese, dove studiava al liceo classico in collegio. È tornata a Milano e da lì è sfollata ad Arona: «Accompagnavo le persone che volevano andare in montagna – racconta -. Io conoscevo bene i sentieri e mi sono messa a disposizione. Un giorno sono andata a Sesto Calende a prendere un militare che voleva scappare dall’esercito e diventare partigiano. I partigiani, avendolo visto ancora in divisa da militare, hanno però iniziato a sparare: ci siamo abbassati e ci siamo messi in salvo. Una volta interrogati, hanno capito che l’uomo era un disertore e ci hanno lasciato andare. Abbiamo quindi ripreso a camminare in montagna: a quel punto sono intervenuti i fascisti e hanno sparato. Siamo sopravvissuti anche quella volta. Non avevo paura».
Di quegli anni Carmela svela un segreto tenuto costudito per quasi 80 anni: «Mio fratello era nell’esercito – racconta -. Un giorno è venuto a trovarci ad Arona, ha posato la pistola e mentre è andato a fare un giro io ho preso la sua arma a e l’ho consegnata ai partigiani. A lui ho raccontato che erano venuti a perquisire la casa. Non ha mai saputo che in realtà l’avevo presa io».
Finita la Resistenza, ha conosciuto il suo futuro marito, Mario, e si è trasferita a Legnano. Laureata alla Cattolica, ha insegnato per numerosi anni alle scuole medie di Castellanza e alcuni suoi studenti la riconoscono ancora. La sua materia preferita era il latino. Mamma di Marco e Paolo, ha sempre studiato e letto moltissimo, seguendo anche i nipoti (quattro) e i pronipoti (cinque) nei compiti: di recente ha frequentato un corso di Spagnolo alla Ualz di Legnano, tenendo sempre allenata e aperta la mente. La legnanese ha anche viaggiato tanto e camminato a lungo in montagna (nella foto si trova con il marito al rifugio Margherita sul Monte Bianco). Tutti elisir di lunga vita.
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