L’alluvione ha messo letteralmente in ginocchio l’Emilia Romagna, che a poco più di dieci anni dal terremoto ora si ritrova a fare i conti con città nel fango, paesi isolati per le frane e una popolazione che in molti casi ha perso letteralmente tutto, a volte anche una persona cara. Travolta dal fango e dalla pioggia, la regione, dove oggi la devastazione si intreccia con la vita di tutti i giorni che prova a rialzare la testa, si è però rimboccata le maniche e sta cercando di ripartire.

Gli aiuti agli alluvionati arrivano da tutto il Paese e hanno preso la forma di chi – come il rescaldinese Matteo Malacrida e gli otto ragazzi partiti con lui dalla provincia di Milano – spala il fango e svuota cantine e garage, quella delle raccolte fondi e di chi parte in macchina per portare coperte, vestiti e generi alimentari a lunga conservazione.

E da domani la solidarietà partirà anche da La Tela, l’osteria sociale nata nell’immobile lungo la Saronnese confiscato alla ‘ndrangheta nel 2006. Per dare un sostegno concreto alle famiglie e alle realtà più colpite, infatti, la Tela ha deciso di lanciare una raccolta fondi per l’emergenza innescata dall’alluvione e da giovedì 25 a lunedì 29 maggio per ogni coperto donerà un euro a sostegno degli alluvionati. «Insieme – spiegano dall’osteria sociale – possiamo dimostrare la nostra solidarietà ed essere vicini a coloro che stanno affrontando le conseguenze di questa tragica alluvione».

Da Rescaldina a Forlì per aiutare gli alluvionati: “In strada con il fango alle ginocchia”