Serata particolare sabato 13 a Milano nel quattrocentesco Palazzo Galloni di sforzesca memoria, sull’Alzaia del Naviglio Grande. Sorprendente quanto inattesa oasi verde nel trambusto della movida, il già casino di caccia di Ludovico il Moro, dopo le ovvie alterne vicende, dal 1975 ospita il Centro dell’Incisione, fondato e diretto dal poliedrico artista Gigi Pedroli, per tenere viva e tramandare, anche con corsi rivolti ai più giovani, la nobile e secolare arte calcografica.

Entro il suggestivo sipario dell’imperante vite americana, per iniziativa del Lions Club Satellite Naviglio Grande del Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini, si è infatti svolto l’atto di consegna dell’acquaforte All’ombra del pavone, realizzata e tirata in esclusivi quaranta esemplari da Piera Corubolo, giovane e raffinata testimone dell’attività del Centro.

Immagine e titolo non sono casuali perché rimandano all’altro progetto varato dello stesso Club Satellite Lions,  ossia la creazione di un Premio Letterario, per altro già confortato da significative adesioni. L’assegnazione ufficiale è prevista a fine giugno in Villa Annoni a Cuggiono, sotto l’egida del Comune e della Fondazione per Leggere, nell’ambito dell’ormai pluritrentennale Festa del Solstizio d’Estate, organizzata dall’Ecoistituto della Valle del Ticino e che, fra le numerose proposte, offre la rassegna Pagine al sole, rivolta, come il Premio stesso, alla micro-editoria.

E chi non sa come il pavone sia simbolo altero, indiscusso – e all’apparenza consapevole – dell’intero complesso neoclassico di Villa Annoni con l’immenso parco. L’aveva già celebrato, nel 2019, lo scrittore e docente Roberto Morgese nel suo racconto L’ombra del pavone, dialogo a distanza fra Alessandro Annoni e il triscugino (vero, vedi genealogia) Giacomo Leopardi. Oggi Morgese è presidente della Giuria per il Premio letterario Il Pavone, che, a questo punto, non poteva titolarsi altrimenti.

Nelle immagini l’acquaforte All’ombra del pavone, il Centro dell’Incisione e la consegna al Presidente del Lions Club Naviglio Grande, Riccardo Crespi, alla sua destra l’artista Piera Corubolo