Tra i costumi della contrada San Bernardino: “Ogni abito ha una storia, è la ricchezza del Palio di Legnano”
Il tour di LegnanoNews per raccontare il backstage del carosello storico del Palio di Legnano fa tappa a San Bernardino, che porta in sfilata il trionfo delle armi
“Pillole di sfilata”, l’itinerario per raccontare il dietro le quinte del carosello storico del Palio di Legnano con cui LegnanoNews ha scelto di scandire il conto alla rovescia verso domenica 28 maggio, 847° anniversario della Battaglia di Legnano, fa tappa alla contrada San Bernardino.
«La sfilata, permettetemi di dirlo, per il Palio di Legnano è l’elemento più importante, è quello che riesce a tramandare di generazione in generazione la nostra tradizione e ciò che sono Legnano e la sua storia – ci racconta Greta Della Foglia -. Per comporre una sfilata ci vogliono mesi, fatica, sudore, idee, persone e poi l’esito è far sfilare migliaia di persone per le strade l’ultima domenica di maggio. Ogni contrada deve seguire dei criteri rigidi e storicamente precisi: la prima grande norma è il tema di sfilata, che per San Bernardino è il trionfo delle armi: al termine della battaglia i combattenti hanno recuperato dal terreno le armi ormai sconfitte del Barbarossa e per questo in sfilata abbiamo una portantina in cui si può vedere lo scudo giallo del Barbarossa, le sue armi e i suoi stendardi, a simboleggiare la vittoria dei comuni».
Della sfilata biancorossa Gloria fa parte ormai da anni. «Sfilare è un onore e un piacere – ci spiega -: personalmente lo faccio da quando ho 7 anni e mi sono fermata solo causa maltempo, quindi ho potuto ricoprire diversi ruoli in diverse età. Chi sfila la anni la vive in modo diverso ma sempre emozionandosi, perché comunque si cambia abito e ogni abito ha una storia e il portato personale di chi l’ha indossato prima. Noi come contrada sfiliamo anche con abiti di castellane o capitani passati e quando quel giorno li indossi e magari parli con la castellana che anni prima l’ha indossato da castellana diventa un circolo di aneddoti e storie, che sono ciò che arricchisce il Palio, la tradizione e le contrade: i beni materiali hanno un valore oggettivo, ma c’è tutto un non visto di storie, persone, aneddoti, racconti che sono poi ciò che ci emoziona e ci anima, perché ogni abito ha una sua storia, ha qualcosa da dirci, ha qualcosa da raccontare».
Soprattutto per le donne, che nella sfilata della contrada San Bernardino sono “in minoranza”. «La maggior parte dei nostri sfilanti sono armati – conclude Greta -: le donne sono in minoranza e bisogna fare una scelta precisa di quali abiti far sfilare ogni anno, a chi farli indossare, in che posizione metterli. A San Bernardino, quindi, essere una donna e sfilare è quasi un valore aggiunto, perché in un certo senso si viene scelti tra tante persone che giustamente vogliono sfilare».
Video di Thomas Massara
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