Sicurezza a Legnano: “Delitti in calo nei primi mesi 2023. Crescono i furti”
Snocciolati dal sindaco Radice in consiglio comunale i dati sui reati negli ultimi anni. In sala diversi commercianti e cittadini che chiedono tutele e maggiori presidi. Toia: "Mettete in campo i vigilantes"
Il tema della sicurezza a Legnano al centro del consiglio comunale di venerdì 18 maggio: in sala, in cerca di risposte, diversi commercianti e cittadini che chiedono tutele e maggiori presidi e controlli a seguito di quella che le minoranze (Lega e Fratelli d’Italia) hanno definito «una preoccupante escalation di piccola e grande criminalità che bersaglia la nostra città».
In discussione, le interrogazioni presentate da Lega e Lista Toia (le mozioni sullo stesso argomento saranno discusse nella prossima seduta) per chiedere più forze dell’ordine, più controlli e azioni concrete per contrastare una «vera e propria emergenza». Un problema che l’amministrazione comunale riconosce e che sta cercando di affrontare «chiedendo anche un maggiore impegno alle forze dell’ordine, coadiuvate dai “rinforzi” che da dopo la visita del prefetto Renato Saccone arrivano nei fine settimana dal commissariato da Milano, ma anche implementando l’illuminazione pubblica e le telecamere (attualmente 200)».
DELITTI IN CALO NEI PRIMI MESI 2023. CRESCONO I FURTI
Il sindaco Lorenzo Radice nel rispondere alle minoranze ha presentato alcuni dati aggiornati relativi ai delitti nella città Metropolitana e a Legnano: «Dal 2013-14, fino al 2019, i reati nella Città Metropolitana – ha riferito il primo cittadino – sono decresciuti. Nel 2020 e nel 2021 c’è stata una pausa forzata dovuta al covid, mentre nel 2022 è stata registrata una sorta di rimbalzo che ha riportato il numero dei delitti a livelli più alti di quelli pre-covid. Nel 2019 nella città di Legnano sono stati registrati 3.160 delitti, saliti a 3.350 nel 2022, con un incremento pari al 6 per cento. Le Forze dell’Ordine stanno trovando i metodi per riportare sotto controllo alcune situazioni. Dagli ultimi dati a nostra disposizione, seppure non ancora consolidati, si evince che dai 1.070 delitti registrati nel primo quadrimestre 2019 si è passati a 1.117 nel primo quadrimestre 2022 e si è scesi a meno di mille (980 circa) nel primo quadrimestre 2023, dato che risulta il 10% sotto la media provinciale». Il primo cittadino ha poi spiegato che «stanno calando i danneggiamenti, stanno calando le violenze sessuali e le violenze dolose: c’è una criminalità minacciosa più che agita. Questo ci interroga rispetto a come dobbiamo intervenire in certe zone della città, a partire dal centro. Stanno invece aumentando i furti, in tutto il territorio metropolitano. Anche noi ci siamo attivati con le forze dell’ordine che stanno effettuando operazioni importanti di contrasto alla criminalità, che continueranno ad essere effettuate. Noi non molliamo la presa e insieme dobbiamo fare si che la città superi questa fase di ripresa delle attività di criminalità e consolidare questo trend che vede nel primo quadrimestre 2023 un rientro dei reati. Ribadiamo però che non è però possibile chiedere il terzo turno alla polizia Locale, già impegnata fino alla 1.30 del mattino».
LISTA TOIA: “PORTIAMO IN CITTÀ I VIGILANTES”
Assolutamente non soddisfatte le minoranze: «Non abbiamo avuto risposte sulle azioni che metterete in campo – ha detto la consigliera Carolina Toia -. Noi tutti ci aspettiamo un intervento più incisivo. Non basta quello che fate; la percezione di insicurezza di cui parlate è una vera emergenza sicurezza che cittadini e commercianti chiedono venga affrontata con azioni concrete. Chiediamo pertanto un confronto, anche con il coinvolgimento delle associazioni di categorie, per attivare iniziative concrete e riportare un livello di sicurezza più alto: vogliamo essere collaborativi. Mi auguro che una parte del grido di aiuto che è stato accolto questa sera, non trovi risposte solo nelle parole». Ancora più critico il consigliere comunale Francesco Toia: «Le risposte date questa sera sono pari a zero – ha dichiarato -. Invece di spendere soldi inutili per la tariffa puntuale e i centri civici, usate le risorse per fare un accordo con servizi di vigilantes per ronde notturne: durante l’Expo Roberto Maroni li portò sui treni e il livello di sicurezza si alzò immediatamente».
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