Distretto del Commercio, 200mila euro di contributi in arrivo per una Legnano “viva ed attrattiva”
Ad una settimana dalla presentazione del bando, dalle attività del Distretto Urbano del Commercio sono già arrivate 12 manifestazioni di interesse
Duecentomila euro di contributi a fondo perduto per i commercianti del Distretto Urbano del Commercio di Legnano. Le risorse, figlie del finanziamento da 630mila euro ottenuto dal progetto “Connettere per rigenerare: il DUC di Legnano per una città più sostenibile e attiva” al bando regionale per la ripresa delle economie locali, andranno a beneficio di investimenti e spese correnti che i commercianti del distretto sosterranno nel 2023.
Il progetto “targato” Legnano ha preso le mosse dall’ampliamento del distretto urbano del commercio alle periferie. Ampliamento che, per l’Oltrestazione, ha significato l’inclusione dell’area tra via Venegoni, via Genova, via Carlo Cattaneo e la ferrovia, della direttrice formata da via Venegoni e via Novara fino a via Ponzella, della stessa via Ponzella e del primo tratto di via Romagna fino alla nuova piazzetta e dell’area tra via XX Settembre, via Rossini, via Bologna e via Carducci. Nell’Oltresempione, invece, l’allargamento ha interessato la zona tra via Melzi, via Moscova, via Resegone e la statale del Sempione. Nel centro cittadino, infine, l’estensione ha riguardato via XXIX Maggio e via Pietro Micca dall’incrocio con via Montebello fino al confine con Castellanza.
Due i filoni intorno ai quali è nata e cresciuta la proposta poi premiata come progetto “di eccellenza” dalla Regione: da un lato il rafforzamento della capacità di attrazione e la riqualificazione commerciale di Legnano, con la Rete Verde del Commercio per la valorizzazione fisica degli spazi di prossimità degli esercizi commerciali, la loro accessibilità e la promozione di nuove forme di mobilità, e dall’altro il miglioramento del servizio commerciale e l’analisi della domanda di servizi commerciali. Il tutto con l’obiettivo di arricchire l’offerta del distretto, sia per quanto riguarda le diverse componenti dell’offerta commerciale (ripartizione tra negozi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita), sia in riferimento al mix di offerta fra esercizi commerciali e di somministrazione.
Il primo passo per tradurre il progetto dalla teoria alla pratica sarà proprio il bando, con il quale Palazzo Malinverni punta a declinare in chiave commerciale la visione di città policentrica sposata dall’amministrazione. «Legnano ha tanti centri, ha tanti cuori che pulsano, e ci sono diverse aree che hanno una loro centralità commerciale – sottolinea infatti il sindaco Lorenzo Radice -. Abbiamo voluto trovare le modalità tecniche per riuscire a disegnare questi centri anche perché la presenza di vetrine belle e attraenti crea tessuto sociale, relazioni di comunità, benessere: crea una città viva e attrattiva». «Legnano – aggiunge l’assessore alla partita Lorena Fedeli – è una città che deve valorizzare il commercio perché lo ritiene un asset importante dal punto di vista economico e una risposta per rendere quartieri sempre più vivi e partecipati, oltre ad essere un servizio diffuso per i cittadini».
I 200mila euro di contributi a fondo perduto verranno ripartiti tra le imprese che fanno parte del Distretto del Commercio – in tutto 700 circa – che ne faranno domanda da qui al 9 giugno sulla base di un’apposita graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi. Potranno farsi avanti le attività con vetrina su strada, situate al piano terreno degli edifici, all’interno delle corti con locali direttamente accessibili al pubblico e che esercitino attività di vendita al dettaglio di beni o servizi, somministrazione di cibi e bevande, prestazione di servizi alla persona. Il bando, inoltre, è aperto anche agli imprenditori intenzionati ad avviare un’attività economica prima dell’erogazione dell’agevolazione.
Il finanziamento potrà coprire fino al 50% della spesa ammissibile totale tra spese in conto capitale e di parte corrente, senza comunque superare l’importo delle spese in conto capitale ed entro un massimo di 7.500 euro per operatore. L’investimento minimo in conto capitale richiesto è di 1.000 euro e potrà essere finalizzato ad opere edili – come ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni – all’installazione o ammodernamento di impianti, ad arredi e strutture temporanee, a macchinari, attrezzature e apparecchi, a veicoli ad uso commerciale o alla realizzazione, all’acquisto o all’acquisizione di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone e siti web. Per le spese di parte corrente, invece, sono ammesse consulenze, studi e analisi, canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone e siti web, spese per eventi e animazione, spese di promozione, comunicazione e pubblicità, formazione del titolare o dei lavoratori, affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa (fino a un massimo di 500 euro).
E se il buongiorno si vede dal mattino, la risposta del tessuto commerciale sembra decisamente indirizzata verso numeri più alti di quelli registrati in passato. «Le attività commerciali significano presidio del territorio, gettito, occupazione e hanno risvolti sociali soprattutto per le categorie più deboli – spiega infatti il presidente della Confcommercio di Legnano e zona Paolo Ferré, insieme al segretario Diego Panigo -: sono realtà che nel contesto cittadino hanno un ruolo decisamente importante. Con l’ultimo bando abbiamo fatto fatica ad allocare risorse per le poche richieste: questa volta, invece, per il bando presentato alle imprese la settimana scorsa sono già state raccolte 12 manifestazioni di interesse».
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