Giulia Pedretti si racconta a Legnano: “Ecco come ho trasformato una piccola azienda in multinazionale”
Prima tra gli under 30 Forbes Europa, Giulia Pedretti ha raccontato la sua incredibile storia imprenditoriale in Famiglia Legnanese. La serata è stata condotta da Politics Hub
Giulia Pedretti, giovane imprenditrice e prima tra gli under 30 Forbes Europa, ha raccontato la sua incredibile storia imprenditoriale in Famiglia Legnanese. La serata è stata condotta da Politics Hub e organizzata insieme a Famiglia Legnanese. Giulia è partita dagli studi londinesi e dal percorso lavorativo intrapreso nella stessa città, dove ha rilevato una piccola azienda che si occupava di sicurezza sul lavoro e l’ha trasformata in una multinazionale con circa 100 dipendenti, presente in 5 Paesi nel mondo. Giulia ha raccontato della forte determinazione che l’ha spinta ad arrivare dove è oggi e delle iniziali difficoltà ad affermarsi come imprenditrice giovanissima agli occhi delle aziende clienti.
Dopo la carriera londinese Giulia ha deciso di tornare in Italia, aprendo una filiale a Brescia: “Il desiderio era quello di portare tutto il know-how acquisito all’estero e sviluppare la mia azienda anche in Italia. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza dell’importanza della sicurezza in ambito lavorativo, puntando a ridurre il numero di incidenti sul lavoro. Agli inizi ciò che mi spingeva ad andare avanti era l’opportunità di business, ora è il portare avanti una mission aziendale molto forte: quella di salvare vite umane”.
Si è anche parlato del periodo difficile del Covid-19, che però Giulia ha saputo leggere in chiave di opportunità e occasione di innovarsi: “Durante il Covid le nostre aziende clienti avevano necessità di mandare gli operai nei cantieri. Li abbiamo fatti seguire da tecnici esperti a distanza, che monitoravano le loro attività in control room. Questo è stato un progetto poi implementato anche dopo la fine della pandemia, con risultati molto positivi. Stiamo sperimentando anche nuove tecnologie nel campo della realtà virtuale, nelle ispezioni con i droni, nell’elaborazione di nuovi software che permettano il monitoraggio dei parametri vitali per la tutale della salute dei lavoratori in forma preventiva”.
Un altro tema importante che è stato citato è quello della formazione sulla sicurezza, ormai obbligatoria per legge, ma ancora poco percepita in azienda come realmente importante. Questo avviene in particolar modo nelle PMI, ancora molto indietro rispetto alle grandi multinazionali. Giulia ha citato due pilastri fondamentali: cultura e prevenzione. L’obiettivo della sua azienda è quello di far partire questa consapevolezza dalle nuove generazioni, con progetti che partano dalle scuole. Oltre che implementare forme alternative di formazione: meno noiose e più coinvolgenti (per esempio sfruttando la realtà aumentata), ma che siano anche più efficaci per ridurre gli incidenti sul lavoro. La serata si è chiusa con un appello finale che Giulia ha rivolto ai giovani presenti in sala: “Siate determinati, non fatevi prendere dall’ansia del tempo, non è mai troppo tardi o troppo presto. Invito sempre i giovani ad approfondire le proprie idee, perché da una piccola intuizione può nascere una forte idea imprenditoriale. Parlatene coi vostri coetanei, conoscete tante persone ed uscite dalla vostra confort-zone”.
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