Si svolgeranno lunedì 24 aprile alle 14.45,  alla chiesa S. Andrea, via Crema 22, a Milano, i funerali di Renato Besana, 72 anni, già assessore sia Legnano nella giunta Turri, sia a Parabiago con Garavaglia sindaco.

Amministratore pubblico ma anche giornalista e scrittore, Besana era nativo di Varese, ma era poi cresciuto a Parabiago. Una laurea in giurisprudenza, è stato collaboratore de La Prealpina, opinionista di “Libero”, ha collaborato con numerose testate, tra le quali “Il Giornale” e “Il Tempo” e, dal 1994, ha lavorato per la Rai, occupandosi di programmi culturali. Ha pubblicato tre romanzi Frontiera di nebbia (1993, Premio Hemingway), Lili Marleen, in collaborazione con Marcello Staglieno (1981, Premio Campione d’Italia) e Il crociato (1983, Premio Castiglioncello), tradotti in quattro lingue. Nel 2006 ha scritto e diretto il documentario “Italia e Islam- dalla guerra di Libia a Nassirya”, prodotto dall’Istituto Luce. Da ricordare, soprattutto in ambito legnanese, “Storie di pover crist”, volume dedicato a Felice Musazzi, scritto insieme a Giorgio D’ilario

Besana è stato, per otto anni, vicepresidente dei “Pomeriggi Musicali” di Milano. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Triennale di Milano ed è attualmente consigliere di amministrazione della Cineteca Italiana. Ha fatto parte della giuria del Premio di Poesia Tirinnanzi a Legnano.

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L’ amministrazione comunale di Legnano esprime il cordoglio per la morte dell’ex assessore Renato Besana, uomo competente e appassionato di cultura in tutte le sue espressioni; lo è stato nelle vesti di assessore della nostra Città, carica ricoperta dal 1993 al 1997, ma anche nella sua professione di giornalista e scrittore, con pubblicazioni come quelle su Felice Musazzi, e per il suo pluriennale impegno all’interno della giuria del Premio di poesia Città di Legnano Giuseppe Tirinnanzi. Alla moglie le più sentite condoglianze.

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Apprendiamo con grande dolore, della scomparsa repentina di Renato Besana.
Abbiamo conosciuto Renato in preparazione della campagna elettorale del Comune di Parabiago agli inizi del 2020.
Persona di vastissima cultura, intelligente, umanamente e politicamente, mediatore di eccellenza e mai una sola volta prevaricatore.
Un uomoprofondamente uomo prima che politico, e che alla politica mancherà.
Chi lo saluta con un “..Camerata Renato Besana, presente”, come apparso su alcuni social, dovrebbe abbandonare la politica perché di politico non ha compreso nulla ed offende la sua memoria, perché Renato era tutto tranne che un camerata; Renato era un conservatore liberale che immaginava una società moderna e liberale senza dimenticare le proprie radici profondamente democratiche.
Quando gli si veniva rimproverato di essere troppo gentiluomo rispondeva: sono fatto così.
Onore a un mite gentiluomo.

ATTIVAMENTE
Vittorio Ateri
Coordinatore politico