Cerro in Azione si sfila dalla corsa per le elezioni di maggio, sfuma la “civica larga”
Passo indietro di Cerro in Azione per le elezioni: «In mancanza di un vero progetto di rinnovamento, abbiamo deciso di autoescluderci»
A poche ore dal triplice fischio per la presentazione delle candidature, arriva una clamorosa defezione in vista delle prossime elezioni amministrative a Cerro Maggiore: Cerro in Azione, fin qui tra i principali sostenitori della civica “larga” per compattare le opposizioni e proporre un’alternativa all’attuale maggioranza di centrodestra, non sarà della partita domenica 14 e lunedì 15 maggio.
Quello del circolo cerrese del partito guidato a Carlo Calenda è un passo indietro che fa rumore, non solo perché è arrivato in “zona Cesarini” rispetto ai termini per il deposito delle liste ma anche perché rende di fatto concreta la possibilità che a metà maggio in paese si voti con un solo nome sulle schede elettorali, soprattutto dopo che si era già sfilato nelle scorse settimane il Movimento 5 Stelle. In soldoni, insomma, ora la palla passa al centrosinsitra, che ha poche ore per trovare una quadra.
«Noi di Cerro in Azione quando partimmo, oltre due anni orsono, avevamo un sogno, quello di riuscire a costruire un’alternativa, dare corpo a un progetto che, compattando le forze di minoranza e l’associazionismo, proponesse un’idea condivisa di paese che tutti vorremmo: moderno e sostenibile – spiega il direttivo di Cerro in Azione -. Il progetto politico era principalmente rivolto ad una generazione di giovani brillanti nelle loro professionalità ma che oggi sono distanti dalla politica amministrativa e che, con il sostegno di chi ha già alle spalle un percorso, ne condividesse idee e prendesse il testimone per costruire il domani della nostra comunità. Per i giovani e la generazione di mezzo la politica è poco attrattiva, giustamente la famiglia e la carriera costituiscono l’obiettivo primario, pertanto, seppure idealmente siano attratti, non si sentono socialmente spinti a buttare il cuore oltre l’ostacolo».
Oggi, però, quel sogno sembra ancora troppo lontano per diventare realtà. «Il nostro progetto ha dovuto confrontarsi con difficoltà più personali che politiche, tant’è che questo è diventato il più importante scoglio che ha anche determinato il ritiro di figure portanti del progetto – aggiungono dal direttivo -. A malincuore, in mancanza di un vero progetto di rinnovamento, abbiamo quindi deciso di autoescluderci da questa competizione elettorale. Dobbiamo ringraziare gli amici che hanno creduto nel nostro progetto e che con noi condividono l’amarezza di questa decisione; come Cerro in Azione, essendo stati capofila, ci assumiamo la piena responsabilità della mancata realizzazione dello stesso».
Il partito, però, non si ferma qui. «Ci eravamo preparati con proposte e idee – concludono dal direttivo -. Augurandoci anche il coinvolgimento delle risorse politiche e associative che si sono avvicinate a noi in questa fase, continueremo dall’esterno nel nostro lavoro di controllo e stimolo nei confronti della giunta che si costituirà e lo faremo attraverso critiche ma anche accompagnate da proposte costruttive, per dare voce ai quei cittadini che ci hanno guardato in questi anni con interesse ma che non riusciremo a rappresentare in consiglio. Siamo altresì pronti a collaborare su progetti che condividiamo e a fornire spunti e stimoli per un paese migliore. Vogliamo continuare a confrontarci con la politica locale e a tal proposito cosa ci lascia l’amministrazione uscente? Una gestione “senza infamia e senza lode”, tante parole autocelebrative e molte promesse sostenute da “effetti speciali”. Il video recentemente diffuso propone una Cerro che piacerebbe anche vedere realizzata, vigileremo per non lasciare, ancora una volta il futuro del paese, in mano a promesse e spot pre-elettorali».
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