Tre giorni per parlare di storia e raccontarla attraverso le storie, quelle storie che dalle pagine di un libro portano passato, presente e a volte anche qualche scorcio di futuro nelle nostre case. Prenderà il via venerdì 14 aprile “La storia tra le righe”, prima edizione di un festival di lettura storica che nasce con l’obiettivo dichiarato di diventare un appuntamento fisso per la Legnano del Palio, proprio alle porte del maggio legnanese che vedrà rivivere ancora una volta in città la battaglia tra le truppe della Lega Lombarda e l’esercito imperiale del Barbarossa.

«Quella del festival di letteratura storica è un’idea che ho in mente da tantissimi anni – ci racconta la direttrice artistica Amanda Colombo, titolare della libreria legnanese Galleria del Libro insieme al marito Gianluigi Dell’Acqua e di Incipit – Eventi culturali e letterari -. Sono fermamente convinta che Legnano sia il posto ideale: la nostra città è citata nell’inno d’Italia ed l’unica oltre a Roma ad esserci, la Battaglia di Legnano è riconosciuta universalmente come il primo momento in cui gli Italiani si sono riconosciuti tali e abbiamo una tradizione della rievocazione storica che è veramente sede naturale di un laboratorio sulla storia e di un appuntamento dove si parli di storia».

Filosofia che peraltro si sposa alla perfezione con quella della Fondazione Palio, che fin dal suo esordio non ha nascosto l’obiettivo di sviluppare progetti legati al Palio e alla storia di più ampio respiro. Tanto che l’ente da subito ha abbracciato l’idea, come a vario titolo hanno fatto anche Comune, Famiglia Legnanese, Collegio dei Capitani e delle Contrade, Fondazione Comunitaria Ticino Olona, Confocommercio, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli studi di Milano Bicocca e Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze.

«L’obiettivo era di avere subito una rilevanza nazionale e per centrarlo era necessario avere il calendario pronto almeno con un paio di mesi di anticipo, quindi entro i primi di febbraio – prosegue Amanda Colombo -: è stata una corsa contro il tempo, ma il progetto ha immediatamente riscosso un grandissimo sostegno e grandissime offerte di autori. La voglia di partecipare era veramente tanta, anche perché non è un festival del romanzo storico come ce ne sono già, ma è un festival di letteratura storica in senso più ampio: quello che abbiamo in mente è parlare di storia a tutti, usando tutti i mezzi letterari possibili».

Per farlo tra venerdì 14 e domenica 16 aprile in calendario ci sono 13 diversi appuntamenti – gratuiti ma a prenotazione obbligatoria – al Castello e in Famiglia Legnanese, con la prospettiva già dal prossimo anno di ampliare il ventaglio degli incontri e aprirsi alle scuole. Già da questa prima edizione, però, di storia a Legnano si parlerà con grandi e piccini, spaziando da momenti per i bambini dai 4 ai 13 anni – dedicati alla storia del Palio ma anche alla pirateria del ‘600 e al giallo medievale con Fausto Vitagliano – fino alla saggistica e all’accademico, con ospiti del calibro della grecista Laura Pepe. Passando per la narrativa storica con Marcello Simoni, per l’avventura storica con Marco Buticchi e per la storia vista con gli occhi delle donne con Carla Maria Russo e Paola Cereda.

Il filo rosso sarà «come la Storia con la s maiuscola possa essere raccontata nelle storie, nella narrazione, e come in questo modo possa arrivare veramente a tutti ed essere il più democratica possibile – sottolinea la direttrice artistica -: per questo chiuderemo con Gherardo Colombo e con un’analisi della Costituzione, per parlare dell’oggi e del fatto che la storia si fa e anche nel momento in cui si fa un festival si sta facendo un pezzo di storia».

Il festival di letteratura storica, insomma, è all’esordio ma è già pronto a fare da pietra angolare ad un più ampio progetto che punta a far conoscere Legnano anche “fuoriporta”. «Il Palio di Legnano è un unicum – conclude Amanda Colombo -: abbiamo una rievocazione storica imbattibile, che non ha pari in Italia, supportata da una serie di strumenti, organi e collaborazioni di grandissimo livello che già oggi sono internazionali, quindi è evidente che è una delle ricchezze più preziose di Legnano e che può essere un modo per far conoscere Legnano fuori dai confini. Il festival ha questo obiettivo e il fatto che sia stato posizionato a metà aprile non è casuale: l’obiettivo è proprio quello di iniziare a parlare di storia e di Medioevo prima del maggio legnanese, una una sorta di introduzione, un primo evento che poi apre alla storia e a tutto quello che sono le manifestazioni poi di Palio».