«Vendiamo, con il parere favorevole dei siciliani, la Regione Sicilia agli americani». E’ stata aperta con il “botto” una nuova pagina socio-politica in Facebook (Italia Realista), gestita da Massimo Rodio, legnanese appassionato della sua città e di politica.

«Questa pagina – spiega Rodio – è solo il primo passo per la nascita di un movimento di opinione che stanco dei burattini di destra , sinistra e centro vuol far sentire forte e chiara la sua voce in questo paese. Il tutto all’insegna di un sano realismo. Proposte chiare e comprensibili a tutti. La prima che vogliamo proporre è la vendita, con il consenso degli interessati, della Sicilia agli U.S.A».

Un’idea folle? Secondo l’amministratore della pagina, assolutamente no, perchè, spiega, «Noi abbiamo assolutamente bisogno di sanare il nostro mostruoso debito pubblico altrimenti il baratro è ormai ad un passo , inoltre in contropartita chiederemmo il riconoscimento di paese neutrale a disposizione del mondo per risolvere tutte le controversie internazionali. Ovviamente usciremmo dalla NATO, altro che costruire ed inviare armi. La Sicilia ne trarrebbe grandi benefici e gli U.S.A avrebbero quello che hanno sempre voluto, un territorio nel centro del Mediterraneo. Non dovrebbe sfuggire ai più che le migliaia di migranti che approdano sulle coste siciliane oggi ma americane domani non sarebbero più un nostro problema... Ovviamente si formuleranno proposte riguardanti tutti gli altri ambiti ma il sano realismo che ci deve sempre guidare ci costringe sin da subito a fare i conti con il nostro debito pubblico ormai fuori controllo , purtroppo costringendoci a vendere un gioiello di famiglia. Solo in questo modo potremo avere la possibilità di tornare ad essere un paese realmente sovrano e toglierci i panni da cameriere agli ordini di altri da ormai quasi 80 anni».

Rodio si dichiara serio, responsabile e… realista, meritandosi commenti favorevoli (“Italia Realista mi piace. Un nome chiaro e concreto.E da qui i buoni propositi”) e anche scherzosi (“Noi Siciliani al limite gli lasciamo Lampedusa”). Una provocazione, una sfida? Sicuramente, da seguire nei suoi sviluppi social ed… elettorali?