I residenti del condominio Davide di Corso Italia a Legnano tornano a lamentare disagi e degrado nella galleria dove è presente anche un ristorante. L’attività era stata chiusa per via degli odori irrespirabili che obbligavano i condomini a tenere le finestre chiuse. Il locale è stato poi riaperto dopo tre mesi, in quanto, come precisa l’assessore al commercio, Lorena Fedeli, «il Comune ha ricevuto tutte le attestazioni e le certificazioni di messa a norma che i professionisti ci hanno fornito». Lo stesso proprietario ci conferma di avere eseguito tutti i lavori del caso.

Per i residenti però la situazione non sembra essere risolta: «Non risultandoci la documentazione completa e avendo rilevato ancora problemi  – spiega l’amministratore di condominio dello studio Setti Cattaneo – su richiesta dei condomini, abbiamo provveduto ad effettuare una perizia sullo stato di fatto del ristorante. Dopo parecchie reticenze e rifiuti  il 7 febbraio 2023 ci è stata permesso di effettuarla». Dalla perizia effettuata dal condominio è emerso che «i locali non sono muniti di adeguata areazione naturale, è impossibile la visione del marchio CE, non sono esistenti targhe e matricole sulle apparecchiature, gli aspiratori sono senza indicazioni di marca e modello e le dichiarazioni di potenza istallate non sono accompagnate da idonea documentazione. Sono inoltre presenti tubazioni senza i dovuti calcoli di dimensionamento, ma atte a supportare circa il 20 % del necessario, e non esistono possibilità di adeguamento».

«L’invivibilità della galleria ormai – concludono i condomini – è confermata dal fatto che è diventata appannaggio di persone che acquistano cibo all’interno del ristorante o altrove consumandolo in galleria abbandonando residui di ogni genere. Le persone mettono bici contro le vetrine e imbrattano pareti con scarpe sporche. Inoltre frequentemente vengono manomessi i cancelli elettrici di chiusura della galleria procurando danni alle apparecchiature. Notiamo anche scambi manuali poco chiari, pesanti apprezzamenti al passaggi degli abitanti e uso della galleria per bisogni fisici senza alcun ritegno».

Dal Comune, sia la dirigente che l’assessore alla partita, Lorena Fedeli, ribadiscono massima attenzione al problema: «Come avviene per tutte le attività, a seguito delle prime segnalazioni abbiamo effettuato tutti i controlli del caso: il ristorante è stato chiuso e riaperto solo nel momento in cui sono state presentate tutte le attestazioni e le certificazioni di messa a norma che i professionisti ci hanno fornito. Siamo sempre pronti, in caso di segnalazioni o di problemi riscontrati, ad effettuare ulteriori controlli».

Lo stesso proprietario del ristorante, che dalla riapertura propone cucina indiana-pakistana, lamenta disagi causati dai frequentatori della galleria e segnala situazioni di spaccio. Di recente ha subito un atto vandalico e si vedono ancora i segni del vetro rotto all’ingresso: «Ultimamente c’è più passaggio della polizia e i problemi sono diminuiti», ci dice Bukhari che per quanto riguarda il suo locale, afferma: «Ho speso 30mila euro solo per sistemare la canna fumaria, se non fosse tutto a norma non mi avrebbero dato i permessi per riaprire. Vi invito a venire a vedere la mia cucina». Un invito che abbiamo accettato.

Riapre la pizzeria-kebab, tornano gli odori e i disagi nella Galleria di Corso Italia a Legnano