Sbandieratori, balli medievali, artisti di strada, musici, mangiafuoco e teatranti, il tutto nella cornice di un villaggio medievale: Parabiago si tuffa nel Medioevo con la ProLoco, che dopo il successo della prima edizione domenica 16 aprile torna a proporre alla città una giornata nel segno dell’atmosfera medievale dando vita alla rievocazione storica di una giornata del 1339, l’anno della battaglia che ha consegnato il nome di Parabiago alla storia, decisa secondo la leggenda da Sant’Ambrogio stesso spuntato a cavallo da una nuvola bianca.

«Siamo orgogliosi del successo riscosso dal villaggio medievale lo scorso anno e nel proporre questa nuova edizione la nostra preoccupazione è stata proprio quella di riuscire ad eguagliare il risultato del 2022 – sottolinea Donatella Pozzato, presidente della Pro Loco di Parabiago -. Allo stesso tempo, però, come Pro Loco il nostro risultato lo abbiamo già raggiunto: comunque vada la manifestazione, abbiamo già avuto più di 400 adesioni e abbiamo coinvolto le scuole che porteranno con sé, oltre agli insegnanti che sono stati superlativi, genitori e nonni. Abbiamo avuto donazioni di stoffe, attrezzi e abiti e soci che si sono prodigati ore e ore nel cucito, nelle mille sfaccettature di incombenze che affiancano l’organizzazione. Decine di persone hanno dato molto del loro tempo per preparare questa nuova grande manifestazione».

Fin dalle 9 il parco Crivelli e via Sant’Antonio si immergeranno nella storia con l’apertura del villaggio, dove verranno riprodotte figure che spazieranno dalla lanaia al sarto, dal calzolaio alla lavandaia, dalle ricamatrici al ferramenta, passando per il boia, il giudice, il pittore, l’arpista, il medicante, il mangiafuoco e persino la fattucchiera. Insieme ad arti e mestieri nel villaggio ci saranno anche un castello, stemmi medievali, un orto, dolci e granaglie, una locanda per bere e spizzicare, una birreria artigianale con anche sidro e idromele, una griglieria per il pranzo vero e proprio e anche un biscotto a forma di gallo creato ad hoc, il biscotto Riale.

Alla giornata di festa organizzata dalla Pro Loco, che prevede anche la possibilità di avere abiti a tema, parteciperanno poi gli Sbandieratori di Legnano, i musici medievali “In itinere” da Pavia, balli medievali, artisti di strada, speziali, artigiani del ferro e del legno e teatranti, con due compagnie teatrali che animeranno la giornata insieme ai loro figuranti: “Dove osano le Aquile” di Parabiago e “I Sottopalco” di Nerviano. Con loro ci saranno anche le scuole, dalle quali sono già arrivate oltre 400 adesioni: la scuola Felice Gajo, il Gruppo Erre della Cofol e i plessi degli istituti comprensivi di viale Legnano e via IV Novembre coloreranno la giornata con lavori come musiche e balli, fino alla cerimonia finale di consegna dei riconoscimenti alle 17.30.

Spazio ovviamente anche alla storia, ma per la rievocazione della battaglia la Pro Loco ha scelto una via diversa da quella delle armi, coinvolgendo Arteritmica, ASD Kankudojo e Scuola di ballo Novakovic, senza trascurare la figura di Sant’Ambrogio che comparirà con il suo cavallo bianco e decreterà, come vuole la leggenda, la vittoria di una fazione. «Sappiamo che nel 1339 la battaglia di Parabiago è stata una battaglia molto cruenta – sottolinea la presidente dell’associazione -: gli storici nei libri di storia hanno tramandato che la neve era ricoperta di sangue. Noi queste immagini non le vogliamo: è stata una decisione più forte di noi, anche perché l’anno scorso abbiamo iniziato a lavorare a questa manifestazione, che peraltro coinvolge tanti bambini, al momento dello scoppio della guerra in Ucraina. La storia però è storia, e per questo abbiamo deciso di rievocare la battaglia con l’arte e la bellezza».