Nicolò Gatti del Legnano Baseball Softball al World Classic in Giappone
Il legnanese è andato in Giappone perchè sta lavorando alla sua tesi: “L’impatto del baseball sulla società giapponese”
Un legnanese al World Classic in Giappone. Nicolò Gatti, che si occupa della comunicazione della società Legnano Baseball Softball ha partecipato all’importante evento. In occasione delle sue ricerche per la laurea alla Bicocca in Comunicazione interculturale in lingua cultura e storia giapponese, Nicolò ha avuto modo di soggiornare per cinque mesi a Sapporo, di frequentare l’Hokkaido University, una delle più prestigiose a livello mondiale. Il legnanese sta lavorando alla sua tesi: “L’impatto del baseball sulla società giapponese”. «Non si è spenta ancora l’eco dello spettacolo del World Classic in Giappone che ha visto trionfare la Nazionale nipponica – hanno spiegato con soddisfazione dalla società -. Uno straordinario spettacolo per gli appassionati del nostro sport ma anche un eccezionale veicolo di promozione per il grande pubblico. Chi ben conosce quella realtà è Nicolò Gatti, cresciuto nel nostro settore giovanile e poi addetto stampa della società, attuale collaboratore dell’ufficio stampa della Fibs».
Il baseball in Giappone
Questo sport, racconta Nicolò, oggetto di grande culto popolare. «È una disciplina seguitissima anche da chi non l’ha pratica, con tantissimi tifosi e lo testimoniano anche i dati più recenti del campionato professionistico con una media di spettatori seconda solo alla Nfl statunitense e con decisamente un numero superiore di partite”. È un grande fenomeno di massa il batti e corri: «Parliamo di un fenomeno sportivo, sociale e culturale molto radicato. Una grande passione sportiva che ho potuto constatare di persona durante il mio soggiorno nipponico per le ricerche sulla tesi. Il baseball in Giappone rappresenta ancora qualcosa di più del calcio rispetto a noi dove esiste comunque una dicotomia tra chi lo idolatra e chi è assolutamente indifferente. È un fenomeno culturale e popolare seguitissimo dove anche la cosiddetta casalinga di Hokkaido non si perde alla tv con il resto della famiglia la partita clou come accaduto in occasione dei quarti disputati contro l’Italia che hanno registrato un’audience record. Per non parlare poi del tifo che viene rivolto verso la Nazionale».
Tutto ciò trova espressione anche sul piano strutturale e della didattica sportiva: «Non ci sono solo le avveniristiche strutture come il Tokyo Dome che ha ospitato i quarti di finale contro gli azzurri. Ogni spiazzo possibile viene destinato al gioco e si resta ammirati a vedere come si allenano i ragazzini anche delle scuole medie con una grande disciplina: esercizi ripetuti fino allo sfinimento. Si insiste molto infatti sui fondamentali». Un’assimilazione automatica dei movimenti che probabilmente, spiega Nicolò, deriva anche dalla matrice filosofica delle arti marziali, dove «la pratica costante che unisce corpo e mente deve portare ad ‘interiorizzare’ le tecniche. La ‘via’ nipponica al baseball, una ‘via’ vincente e affascinante da conoscere».
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