«La microbiologia dei prossimi anni si dovrà confrontare con l’intelligenza artificiale, il metaverso, i cambiamenti climatici e il loro effetto sulla salute». Così il presidente Pierangelo Clerici, davanti a una platea di milleduecento microbiologi clinici provenienti da tutta Italia, ha aperto il 50° Congresso Nazionale dell’AMCLI. «Abbiamo alle spalle tre anni di lotta contro la pandemia che ha dimostrato l’imprescindibilità della microbiologia e la necessità di non disperdere il patrimonio di conoscenze e di integrazione territoriale per fronteggiare future emergenze sanitarie – ha poi precisato il microbiologo legnanese -. Ai moltissimi giovani che oggi affollano il nostro Congresso ricordo che il confronto con l’immensamente piccolo (virus e batteri) è al tempo stesso affascinante e vitale per il nostro futuro»

La cerimonia ha visto intervenire importanti rappresentanti delle istituzioni e delle società scientifiche collegate alla medicina di laboratorio. Clerici ha dato lettura della comunicazione inviata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità Papa Francesco e della Segreteria della Presidenza della Repubblica italiana. Entrambe le comunicazioni hanno messo in risalto il contributo offerto dai Microbiologi Clinici italiani nei difficili anni della pandemia e l’attenzione prestata per le persone meno abbienti, prime vittime della crisi economica. A questo riguardo, AMCLI ETS ha confermato l’impegno e il sostegno all’Opera Sant’Antonio di Rimini, centro dell’assistenza cittadina ai meno fortunati e immigrati economici e di guerra, donando 10mila euro.

Con la giornata di oggi il Congresso entra nel vivo. Nel corso della prima sessione istituzionale è stato ricordato che “L’esperienza del COVID ci insegna che occorre aumentare il monitoraggio e la segnalazione dei casi di infezioni potenzialmente pericolosi per la comunità, implementando il sequenziamento genomico. È questa la strada da seguire per contrastare in modo efficace l’insorgenza di nuovi o riemergenti agenti patogeni pericolosi per la salute dell’uomo -, ha dichiarato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS e Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese.  – L’antibiotico resistenza torna ad essere la minaccia più grave per la salute pubblica dei prossimi anni. Dobbiamo anche qui prediligere un approccio genomico e personalizzato, per sottoporre il paziente ad un trattamento mirato, più adeguato alla sua infezione. Oltre a questo è importante una più stretta collaborazione e informazione sia sui medici di medicina generale sia sui cittadini affinché si comprenda che l’utilizzo dell’antibiotico deve avvenire fin in tenera età solo in specifiche condizioni”.

In occasione del Congresso, AMCLI ha presentato due nuove Linee d’indirizzo: una sui POCT (Point of Care Testing) in microbiologia alla luce ormai della diffusione di queste possibilità diagnostiche ovunque, ribadendosi che la governance di queste possibilità diagnostiche deve essere in capo totalmente al Microbiologo. La seconda linea d’indirizzo riguarda i Pannelli Sindromici, attraverso la definizione del campo di applicazione dall’utilizzo alla refertazione. Questo con riferimento specifico alle meningiti/encefaliti di origine comunitaria e nell’ambito della sepsi e della farmaco resistenza.

Da ricordare inoltre i progressi dell’innovazione tecnologica per la diagnosi della tubercolosi con evidenza nella possibilità di distinguere una fase attiva della malattia da una asintomatica. «Alla luce della nostra esperienza con il Covid abbiamo saputo implementare l’uso della metagenomica per diagnosticare agenti infettivi ad elevato impatto sanitario – ha ricordato Paola Stefanelli, Comitato Scientifico AMCLI ETS –. Infine, l’ultimo tema trattato nella mattinata è stato quello della puntualizzazione del ruolo della microbiologia clinica nei sistemi di sorveglianza quali Influnet&Resspivirnet, mico batteri ambientali e candida auris».