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SCUOLA: MENO MALFIDENZA E MAGGIOR INTERESSAMENTO DA PARTE DEI GENITORI

8 Novembre 2010


In relazione alla lettera che sollevava il problema di un progetto alle scuole Mazzini con gli alunni impegnati in rappresentazioni teatrali (qui il testo), riceiamo una risposta di Gaia Cattaneo, presidente Comitato Genitori Mazzini e presidente “uscente”del Consiglio di Circolo -1°circolo Legnano.
Gentile Sig.ra Eleonora,
mi chiamo Gaia Cattaneo, come certo Lei saprà sono Presidente del Co.Ge.Ma.(Comitato Genitori Mazzini), oltre che membro del Consiglio di Circolo da 6 anni!

Innanzi tutto facciamo chiarezza:i progetti di plesso NON sono scelti dal Consiglio di Circolo, ma il Collegio Docenti sceglie il progetto che poi viene deliberato in Consiglio!

Sono ormai quattro anni che il Collegio decide di collaborare con l’associazione Brutto Anatroccolo,che chiunque conosce a Legnano,non solo per i vari corsi che propone ad adulti e bambini,ma anche per i bellissimi spettacoli teatrali che organizza solo per scopi benefici.

La scelta di continuare la collaborazione con questa associazione è stata dettata da più motivazioni:
• dai questionari compilati da Docenti,genitori e alunni(quelli che Lei stessa ha citato) emerge che la stra-grande maggiorana della popolazione scolastica gradisce questo percorso,il che non vuol dire che tutti sono d’accordo,ma sicuramente non sono mai emerse problematiche rilevanti!
• la scelta del Circolo rimane quella di stipulare contratti prevalentemente con specialisti che già abbiano lavorato per noi.
• Questo tipo di percorso rientra perfettamente nel POF,in particolare mi permetto di ricordare alcune finalità educative tese a sviluppare:
-le capacità espressive e comunicative e riflettere sulle esperienze e sulle conoscenze;-la personalità del bambino in modo armonico sia sul piano funzionale sia emotivo;-la capacità di assumere e condividere modalità di relazioni corrette e serene con tutti,all’interno del gruppo classe e della comunità scolastica;
-la fantasia e la creatività individuale;
-la comunicazione,lo scambio,la cooperazione,la socializzazione;
-l’inserimento e l’integrazione di alunni stranieri,svantaggiati,in difficoltà,creando i presupposti della “cultura del benessere”.

Mi permetto di aggiungere che per me è il terzo anno che vivo questa parte di progetto,Le assicuro che sia l’anno scorso sia due anni fa hanno recitato alunni molto molto timidi,con difficoltà espressive,alunni stranieri,interpretando anche ruoli di prim’ordine!

Mi dispiace vedere sempre più questa malfidenza tra i genitori della mia scuola,tutto viene scelto,deciso ,programmato alla luce del sole,è sufficiente interessarsi un po’ di più alla vita scolastica e non solo criticare!

Sono più che certa che in futuro vorrà mostrare le Sue rimostranze nelle occasioni forni teLe,come la riunione di mercoledì 3 novembre!

Cordialmente
Gaia Cattaneo

Gentile sig.ra Gaia, la ringrazio per la sua risposta e mi scuso per le inesattezze riguardo la responsabilità della scelta del progetto.

Credo di aver dunque capito che sono l’unica a ritenere un’ingiustizia il fatto che la recitazione sia riservata ad un gruppo ristretto di bambini. Ne prendo atto.

Mi spiace solo che lei utilizzi il termine “malfidenza”, non capisco a cosa si riferisca. Non credo di aver riferito niente di falso. E non ritengo nemmeno una critica l’esposizione della realtà.

Vorrei inoltre chiarire che ero presente alla riunione di mercoledì 3 novembre. Ma in quella sede non si chiedeva certo se il progetto piacesse o meno; si riferiva solo la necessità di fondi e, le assicuro, ho già versato la mia quota. Ma, come ho già detto, non è questo il punto. Io volevo solo sapere se c’era qualcun altro a pensarla come me e lei mi ha gentilmente esposto la sua opinione.

La ringrazio nuovamente per questo e le porgo cordiali saluti.

Eleonora Frongia  

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