Al via la liquidazione di Amga Sport: “La piscina di Legnano non chiuderà”
Approvata la delibera che di fatto porterà alla chiusura della società partecipata. Il sindaco Radice ha chiesto che venga garantita la continuità delle attività natatorie
Via libera al percorso di messa in liquidazione di Amga Sport. Con il voto contrario del consigliere Franco Brumana e l’astensione del gruppo di Fratelli d’Italia (le altre opposizioni erano assenti), è stata approvata la sera del 21 marzo la delibera che di fatto porterà alla chiusura della società partecipata.
In difficoltà economica da diversi anni, Amga Sport non è riuscita ad assorbire le perdite provocate dalla chiusura della vasca media, resa necessaria a seguito del crollo di una vetrata, inasprite poi dal Covid e dal caro-energia: «Difronte a questa spirale di negatività – ha dichiarato il sindaco Lorenzo Radice -, siamo intervenuti come amministrazione, nei limiti di quanto era nelle nostre possibilità, ma le regole della legge Madia sulle partecipate sono stringenti. Nell’assemblea dei soci Amga ci è stata rappresentata una condizione di non continuità che si unisce alla strategia dell’amministrazione comunale di lavorare ad una nuova piscina con un partenariato pubblico-privata, dalla quale emerge la necessità di avere una gestione ponte per gli anni in cui l’impianto natatorio potrà rimanere aperto con le attività di cantiere. Tutte queste condizioni hanno portato all’avvio di un percorso liquidatorio che riguarderà sia la piscina di Legnano, sia quella di Parabiago. Sarà un percorso liquidatorio controllato: uno dei vincoli che verrà dato al liquidatore è infatti quello di metterci nelle condizioni di garantire la continuità dell’operatività, per permettere alle società sportive di continuare a svolgere le loro attività».
La continuità con Amga Sport sarà garantita fino al 30 giugno, data in cui scade la concessione con l’amministrazione comunale, per poi passare a una gestione ponte con il mandato da parte del consiglio comunale di cercare un gestore sul mercato. Per questo passaggio sarà portata in aula consiliare una delibera ad hoc, con ogni probabilità nel mese di aprile.
Diversi i dubbi sollevati dal consigliere comunale Brumana, secondo il quale il percorso di liquidazione controllato, «andava affrontato almeno un anno prima di arrivare alla messa al voto della delibera di liquidazione». «Ci sono state responsabilità? – è la domanda posta dal leader del Movimento dei Cittadini, che non ha nascosto perplessità anche rispetto alla situazione debitoria della partecipata -. Non si dice nulla sul liquidatore e dei criteri con cui questa figura sarà scelta. A quali caratteristiche dovrà rispondere?».
La messa in liquidazione di Amga Sport è stata invece definita dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Stefano Carvelli «un passaggio ineluttabile che bisogna accettare», mentre sul progetto di partenariato pubblico-privato per la nuova piscina il suo augurio è che «abbia le gambe per andare avanti». «Il consigliere Letterio Munafò, presidente della commissione Sport saprà sicuramente fare valere le sue esperienze per aiutare l’amministrazione ad effettuare le scelte migliori – ha dichiarato Carvelli -. Come Fratelli d’Italia saremo pronti anche ad esprimere critiche per migliorare il progetto se questo non dovesse essere meritevole del nostro appoggio».
Non è stata infine affrontata la questione occupazionale. Sono 11 i dipendenti diretti di Amga a cui si aggiungono i lavoratori stagionali, una quarantina legati alla piscina di Legnano e una ventina legati all’impianto di Parabiago.
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