La contrada di Sant’Erasmo celebra la “Vittoria Nera”
Sabato 11 marzo i biancoazzurri hanno dedicato una cena alla Vittoria Nera del 1977, quando Sant'Erasmo vinse la corsa, ma il palio «non fu assegnato per cadute e scorrettezze commesse… dalle altre contendenti». Fu cucita una banda della vittoria nera
«I simboli sono l’essenza stessa del Palio. Senza di essi il Palio non esisterebbe neanche. Il Crocione, il Corvo, l’Alberto da Giussano, il Carroccio, la Martinella, il Gonfalone, la Giubba, la Spada del Capitano, l’Anello della Castellana… attorno ai simboli, i contradaioli si stringono e riscoprono valori comuni a tutte le generazioni». A ricordarlo è la contrada Sant’Erasmo che vanta un simbolo tutto suo, simbolo che ha ispirato la cena di sabato 11 marzo, dedicata alla VITTORIA NERA, del 1977.
LA VITTORIA NERA
In quell’anno, la contrada biancoazzurra «vinse la corsa, ma il palio non fu assegnato per cadute e scorrettezze commesse… dalle altre contendenti, che avevano lasciato fantino e cavallo del Corvo, soli a correre verso il traguardo». Nonostante proteste e battaglie, quel Palio restò “non assegnato”, ma i contradaioli si cucirono comunque una banda della vittoria, appunto di colore nero, in ricordo dell’ingiustizia subita. Non casuale la scelta della data della cena: lo scorso sabato, infatti, mancavano esattamente 77 giorni al Palio.
Durante la cena, dal menù rigorosamente tutto nero, è stato trasmesso uno straordinario filmato del Palio di 46 anni fa e i contradaioli che lo hanno vissuto in prima persona, si sono alternati a raccontare i fatti emozionando tutti i presenti. Ospite speciale della serata il fantino che corse quel giorno: Renato Magari, palesemente molto commosso e contento per l’invito, in una serata che ha riportato tutti indietro nel tempo. Ai presenti è stato regalato un foulard nero, che senza dubbio i contradaioli sfoggeranno orgogliosi. Sicuramente una serata che ha dato inizio ad una tradizione, quella dei 77 giorni al palio, ricordando quel simbolo che appartiene solo alla contrada del Corvo.
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