A Parabiago un bando per celebrare con un’opera d’arte la vittoria mondiale di Libero Ferrario
Al via a Parabiago un bando per un'opera d'arte che testimoni «in modo permanente l’impresa compiuta» da Libero Ferrario
È il 25 agosto 1923, a Zurigo Libero Ferrario batte in volata i compagni di fuga e alza le braccia al cielo sotto il traguardo del 3° Campionato del mondo di ciclismo su strada nella categoria dilettanti, diventando il primo italiano a vestire la maglia iridata. Alle soglie del centenario di una vittoria storica, Parabiago ha deciso di rendere omaggio al “suo” campionissimo con un calendario di eventi che ha preso il via lo scorso autunno, nell’ambito dei quali è prevista anche la realizzazione di un’opera d’arte «con la finalità di testimoniare in modo permanente l’impresa compiuta dall’atleta parabiaghese».
Per farlo Parabiago ha deciso di bandire un concorso ad hoc, al quale gli artisti potranno partecipare entro il prossimo 17 aprile sottoponendo al vaglio della commissione una proposta artistica elaborata singolarmente o in gruppo, corredata della necessaria documentazione amministrativa. Le idee dovranno essere illustrate con un bozzetto tridimensionale dell’opera che indichi la scala utilizzata – preferibilmente 1:5 ma comunque non oltre 1:10 «in modo da offrire un’immagine quanto più possibile aderente all’opera da realizzare» -, fino a tre tavole di rappresentazioni planimetriche, grafiche e in generale ritenute utili a rappresentare l’opera e il suo inserimento nel contesto, come ad esempio restituzioni 3D o foto-inserimenti, e una relazione illustrativa «contenente la descrizione della proposta, dei materiali, dei colori e delle tecniche esecutive, nonché delle modalità tecniche di installazione e messa in sicurezza dell’opera».
I cinque componenti della commissione, che saranno nominati dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle proposte, valuteranno poi ogni plico consegnato dagli artisti tenendo conto della «qualità complessiva della proposta artistica sotto il profilo estetico, architettonico e ambientale», della «capacità di evocare i temi del concorso», dell’«originalità della proposta», della «coerenza e integrazione della proposta artistica nel contesto di progetto» e della «durevolezza e facilità di manutenzione dei materiali prescelti».
L’opera per celebrare il centenario della vittoria di Libero Ferrario dovrà essere realizzata entro il prossimo 11 agosto. Il bando prevede un compenso per l’artista “vincitore” di 70mila euro, che sommati alle spese di gara e ai contributi ANAC si traducono in una spesa complessiva per il Comune di 75mila euro.
«La scultura troverà posto all’interno del Campo Sportivo Libero Ferrario, interessato negli ultimi anni da lavori di riqualificazione urbana importanti – specifica l’assessore ai Lavori pubblici Dario Quieti -. L’obiettivo è ridare vita, fruibilità e una nuova missione allo spazio retrostante il campo da calcio. Una scelta che aumenta l’offerta sportiva e del tempo libero rivolta ai giovani e alle famiglie. Per esempio, la rimessa in funzione della piscina, il rifacimento completo degli spogliatoi, nonché la realizzazione di un punto ristoro e di balconate, saranno occasione di socialità e svago per tutti. In questo quadro, prenderà posto anche la scultura che stiamo commissionando a chi vorrà partecipare al concorso e che ricorderà il campione Libero Ferrario al quale lo stesso centro sportivo è intitolato».
«La nostra città si è sempre distinta per la forte passione sportiva per il ciclismo – aggiunge il sindaco Raffaele Cucchi -: lo testimoniano le associazioni sportive che ancora oggi allenano e lanciano giovani atleti. Qui è cresciuto il super campione Giuseppe Saronni, la campionessa Martina Alzini, ma soprattutto è nato e vissuto il primo campione mondiale di ciclismo su strada, Libero Ferrario. Nel centenario che ricorda la sua vittoria di Zurigo nel 1923, parallelamente a molti appuntamenti che intendono celebrare il campione, la nostra amministrazione ha indetto un bando di concorso per realizzare una scultura all’interno del campo sportivo che porta il suo nome. Un modo per far conoscere ad un pubblico più ampio possibile, la caparbietà di un atleta italiano e parabiaghese al tempo stesso e un’occasione per gli artisti che vogliano mettersi in gioco in questa sfida: cogliere le caratteristiche del personaggio e lasciare un’impronta artistica nella nostra città. Ci si auspica che gli artisti, quali portatori di stimoli e delle espressioni culturali del nostro tempo, sappiano rappresentare al meglio i valori del ciclismo in una rappresentazione attuale della nostra società».
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