«Stando ai risultati delle primarie, Elly Schlein ha raccolto consensi ben oltre il recinto degli elettori del Pd. È la rivincita del progetto di Romano Prodi: un partito permeabile, perno di una più ampia coalizione di centrosinistra», così Franco Monaco, parlamentare legnanese dal 1996 al 2018 in area Partito Democratico, commenta la nomina a segretario dem di Schlein, ricordando altresì che «in questo contesto di allargamento del consenso, con un voto sempre meno ideologico, non va escluso neppure che domani ci possano essere elettori in passaggio da Meloni a Schlein senza transitare per il mezzo».

Monaco ha pubblicato un editoriale sull’effetto Schlein  sul quotidiano Domani. scrivendo di un «esito inatteso, ma non del tutto sorprendente se si considera il clima dentro e intorno al PD, un misto di scoramento, di rabbia, ma anche di speranza. La sensazione che fosse meglio l’audacia, quasi l’azzardo che non un “usato sicuro” inidoneo a invertire il trend di un lento, inesorabile declino. In tale clima come sorprendersi del risultato?».

Tante e di diverso genere le sfide che adesso attendono Elly Schlein. Quella che chiude l’editoriale fa riferimento soprattutto alla necessità «di valorizzare e governare le differenze interne, senza sacrificare il proposito di dare finalmente al PD un profilo politico e programmatico chiaro e riconoscibile. L’opposto del “ma anche…” di un partito dall’identità irrisolta».

“Pd, con Schlein finisce il partito della nazione e torna l’Ulivo”, dal quotidiano Domani