Esercitazione della Protezione Civile al parco di via Abruzzi a Legnano
L’iniziativa è stata ben accolta dall’amministrazione comunale in quanto ha unito le necessità esercitative del gruppo con quelle della prevenzione e messa in sicurezza del parco con il taglio di piante pericolanti
Stiamo vivendo un periodo in cui le situazioni metereologiche si stanno manifestando in modi sempre più violenti e concentrati. I lungi periodi di siccità possono improvvisamente interrompersi con fenomeni anche cruenti, che causano smottamenti, frane e alluvioni. Di conseguenza, le attività di prevenzione diventano sempre più importanti. E con queste diventa basilare anche la formazione e l’addestramento dei volontari di protezione civile per affrontare al meglio ogni situazione, con professionalità, collaborazione e in tutta sicurezza. Lo scorso sabato, 11 marzo, la protezione civile di Legnano ha così organizzato una intensa attività formativa per l’uso delle motoseghe, con la guida di tre istruttori preparati per il mondo del volontariato.
«Il “cantiere” – spiega il gruppo Prociv – è stato aperto al parco di via Abruzzi a Legnano. All’illustrazione teorica di gestione delle attrezzature (mantenimento, pulizia, dotazioni da avere a disposizione, ecc.) è seguita la pratica che ha impegnato i volontari per tutta la giornata con motoseghe, decespugliatori e anche con i verricelli di cui sono dotati i nostri fuoristrada. L’attività era stata concordata con il Comune di Legnano che ha individuato quest’area in cui erano presenti molti alberi morti e altrettanti ammalati, arginando il rischio di caduta in caso di forte maltempo. L’iniziativa è stata ben accolta dall’amministrazione comunale in quanto ha unito le necessità esercitative del gruppo con quelle della prevenzione e messa in sicurezza del parco. Un grazie va quindi all’amministrazione comunale, ma anche ai tre Istruttori (con la “I” maiuscola) che si sono resi disponibili a farci imparare a lavorare al meglio in operazioni che senza la dovuta attenzione potrebbero diventare pericolose per i volontari stessi. Ovviamente un grande Grazieva anche a tutti i nostri Volontari (anche loro con la “V” maiuscola”) che hanno lavorato con grande spirito di squadra e tanta voglia di apprendere».
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