Il periodico comunale di Nerviano non sarà distribuito porta a porta: “Nerviano informa” sarà disponibile sia in formato digitale che in formato cartaceo, ma la copia in carta dovrà essere ritirata dagli espositori che verranno posizionati in diversi punti del paese. Lo ha deciso il consiglio comunale durante la seduta di giovedì 9 marzo, che, confermando la linea già tracciata dalla maggioranza al momento dell’approvazione del regolamento, ha bocciato la mozione presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, finalizzata a ripristinare la consegna casa per casa.

«Il periodico comunale “Nerviano informa” è da sempre stato uno strumento utile alla divulgazione di notizie circa le attività dell’amministrazione comunale, delle diverse attività portate avanti dalle numerose associazioni presenti sul nostro territorio, nonché di informazioni di carattere culturale, storico – hanno sottolineato nella mozione i consiglieri Massimo Cozzi, Alba Airaghi e David Guainazzi -. Queste notizie pervenivano alla cittadinanza grazie alla distribuzione capillare fatta casa per casa con una tiratura del periodico comunale di ottomila copie. La scelta di questa amministrazione comunale è stata di sopprimere la consegna casa per casa del periodico in formato cartaceo facendo venir meno la possibilità di informazione da parte di tutti i cittadini nervianese».

«Le modalità in cui il giornalino verrà diffuso restano due, quella digitale e quella cartacea: quello che cambia è che non viene più fatta la distribuzione porta a porta – ha replicato la consigliera di maggioranza Arianna Codari -. Resta inteso che chiaramente il formato cartaceo sarà presente in maniera capillare nei negozi, in biblioteca, nel palazzo comunale e sarà facilmente reperibile anche dalle persone anziane. Le motivazioni per le quali è stata presa questa decisione sono legate agli sprechi di materiale, perché è evidente a tutti noi che tantissimi periodici venivano presi e buttati, e al discorso economico: durante la scorsa amministrazione ci sono state 12 uscite e i costi ammontavano a 1726,16 euro ad uscita. Ora la tiratura sarà di 5mila copie per 890 euro ad uscita, circa il 50%. Questa scelta, peraltro, era già stata resa nota nella sezione strategica del DUP».

Le motivazioni addotte dalle tre civiche di maggioranza, però, non hanno convinta Cozzi, Guainazzi e Airaghi. «Che la scelta fosse presente nel DUP poco importa – ha ribadito Guainazzi -: l’abbiamo portato all’attenzione quando si è arrivato al dunque. Abbiamo sentito parlare di sprechi di materiale e risparmio economico, ma penso che quando si parla di partecipazione e soprattutto di informazione non ci sono sprechi e non ci sono sperperi di denaro».

La mozione ha incassato il voto favorevole solo di Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre il PD ha votato con la maggioranza. «Quando abbiamo votato il regolamento abbiamo esposto la nostra condivisione, sottolineando che poteva esserci una sperimentazione e poi le cose si sarebbero potute rivedere – ha spiegato la capogruppo Dem Antonella Forloni -: ad oggi non ci sono elementi per farlo, e in un secondo momento, poi, potranno essere accolte anche le richieste di individuare ulteriori punti di distribuzione».